ANCONA – In vista dell’inizio della scuola, è scattata la corsa della famiglie per la richiesta del bonus trasporto, l’agevolazione messa a disposizione dal governo, per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico (bus e treni). Nelle biglietterie si registrano code, attese e malumori. A lamentare «un importante disservizio» è il Comitato Priorità alla Scuola di Ancona (Pas) che segnala nel capoluogo marchigiano «attese anche di diverse ore per poter acquistare un abbonamento Conerobus, usufruendo del bonus ministeriale di 60 euro che può essere richiesto solo da giovedì scorso (8 settembre), nonostante la decorrenza dell’abbonamento sia dal 1 settembre».
Alla base delle difficoltà lamentate dal Comitato il fatto che «il ministero non ha abilitato i tabaccai abitualmente convenzionati con l’azienda» costringendo quindi genitori e famiglie a doversi recare presso i due sportelli, in piazza Cavour e piazza Ugo Bassi, dell’azienda di trasporto pubblico.
«Il Comitato Genitori Democratici aveva segnalato l’importanza di un servizio efficiente in sede di conferenza stampa per l’avvio dell’anno scolastico – evidenzia Cristina, del Comitato Pas di Ancona e mamma costretta a mettersi in coda, con una attesa di oltre un ora per ottenere l’abbonamento per i due figli ed usufruire del bonus, non richiedibile online – . Purtroppo, nonostante questa segnalazione, il servizio si è rivelato inadeguato – dice – e i comuni adiacenti ad Ancona non hanno attivato la procedura necessaria alla richiesta del bonus e rimandano gli utenti agli unici due sportelli di Ancona abilitati cui giunge quindi un numero esorbitante di richieste».
La rappresentante del Comitato riferisce che «presso lo sportello di Piazza Cavour sabato pomeriggio e questa mattina, a due giorni dall’inizio dalla scuola, c’era solo un addetto allo sportello che impiegava da 30 ai 40 minuti ad utente.
La lentezza delle operazioni è dovuta al blocco continuo dei terminali, alla mancanza di un lettore per scansionare i Qr code del bonus, costringendo l’operatore a digitare manualmente tutti i numeri, alla macchinosità della procedura per attivare il bonus e alla necessità dell’operatore di essere guidato telefonicamente per le richieste più particolari, come ad esempio la detrazione a cui hanno diritto i nuclei familiari o nuovi tesseramenti».
Addirittura nel pomeriggio di sabato «l’attesa media per gli utenti sopraggiunti alle 13, era di 6 ore, questa mattina, presentandomi allo sportello alle 6.45 (l’apertura è prevista alle 7.30) c’erano già 3 persone in fila e ho ultimato la pratica alle 8.45 (solo perché il terzo in fila è stato allontanato in attesa del tecnico che lo abilitasse come nuovo abbonato). La situazione – conclude – evidenzia una assoluta disorganizzazione da parte della Conerobus e a livello generale e costringe gli utenti esasperati a lunghissime file o alla rinuncia al bonus almeno in questi primi giorni».