ANCONA – «Il popolo britannico si è risvegliato con un profondo senso di tristezza alla notizia della morte della regina Elisabetta». Lo racconta Alessandro Berardinelli, marchigiano trasferitosi a Londra dove vive stabilmente da 22 anni. La città si sta preparando per l’ultimo abbraccio all’amata regina Elisabetta II, che per 70 anni ha rappresentato un punto fermo per i britannici che stanno accorrendo a Londra per renderle un caloroso omaggio.
A Londra il lutto è palpabile dice Berardinelli «è visibile nelle bandiere esposte al di fuori delle case, nelle stazioni, nei centri commerciali» a sottolineare «un vuoto incolmabile nel cuore del popolo britannico». «In questi giorni a Londra c’è un aumento del flusso di persone e del traffico dei trasporti pubblici – spiega – perché il popolo si sta recando verso il centro di Londra e soprattutto verso Buckingham Palace per esprimere le proprie condoglianze alla famiglia reale».
Per consentire a tutti britannici di rendere omaggio alla amata Lilibeth «lo sciopero dei treni previsto per il 15 settembre è stato cancellato per permettere a popolo di viaggiare e trasferirsi a Londra per fare in modo che questo momento di lutto nazionale possa essere vissuto in maniera importante».
«La regina – racconta – è una figura simbolica molto importante per i britannici, una figura che lascerà un vuoto sicuramente incolmabile. Questo evento ha provocato il risveglio dell’orgoglio nazionale che è sempre presente e che scorre nel sangue del popolo britannico».
Lei da italiano che vive ormai stabilmente a Londra, come sta vivendo questo momento? «Devo dire che anche io sto vivendo questo momento con un senso di tristezza e di avvicinamento ulteriore nei confronti del popolo britannico. È una perdita che io stesso sento e provo».
Nella giornata in cui Carlo è proclamato re alla soglia dei 74 anni, con il nome di Carlo III, i britannici riscoprono il proprio calore verso l’erede e lo accolgono «a braccia aperte – conclude – anche se una piccola percentuale del popolo preferirebbe William per il legame ancora presente verso la madre Diana».
L’addio a Lilibeth, come viene affettuosamente chiamata in patria, è iniziato in mattinata nel cuore di Londra con il suono delle campane a morto. La regina è salutata da 96 salve di cannone, una per ognuno degli anni vissuti. Il lutto nazionale proseguirà per una decina di giorni: il feretro sarà esposto per 24 ore ad Edimburgo, poi per i 5 giorni successivi nel palazzo di Westminster. Le esequie di Stato sono state fissate per il 19 settembre, quando i potenti del mondo arriveranno per omaggiare la longeva regina.