Ancona-Osimo

Calendario venatorio Marche: gli ambientalisti disertano incontro in Regione

Le associazioni marchigiane hanno dato forfait alla riunione con la II Commissione Assembleare nella quale si sarebbe dovuto discutere il calendario venatorio. Un atto di protesta contro i contenuti del piano. LAC: «Nessuna richiesta accolta»

Caccia (Foto di jacqueline macou da Pixabay)

ANCONA  – Defezione delle associazioni ambientaliste marchigiane all’incontro con la II Commissione Assembleare regionale, in programma oggi – 29 Luglio. Cai, Forum Salviamo il Paesaggio, Italia Nostra, Lac, Lupus in Fabula, Lipu, Pro Natura e Wwf, hanno dato forfait disertando l’incontro in videoconferenza, nel quale si sarebbe dovuto discutere il calendario venatorio marchigiano per la stagione 2021-2022.

Un atto di protesta, quello degli ambientalisti, contro i contenuti del calendario venatorio che secondo le associazioni sarebbero già stati definiti «in sede politica dalla Giunta regionale, sconfessando quanto era stato stabilito dai dirigenti e funzionari dell’ufficio caccia regionale e dai tecnici incaricati alla redazione del calendario, nell’incontro in videoconferenza a cui avevano partecipato le stesse associazioni alcuni giorni orsono», si legge nella nota siglata in maniera congiunta dagli ambientalisti.

Secondo le associazioni le richieste «inviate mesi fa sono state «quasi tutte disattese, a cominciare dalla richiesta di non autorizzare la caccia in preapertura e di sospendere il prelievo alle specie in forte declino e in pessimo stato di conservazione, come la Tortora selvatica (Streptopelia turtur), classificata “Spec 1” da BirdLife International, ossia globalmente minacciata di estinzione in tutto l’areale di distribuzione».

A far infuriare gli ambientalisti, anche il fatto che dei 37 valichi interessati dalle rotte migratorie dell’avifauna, «dove per legge dovrebbe essere vietata la caccia, la Regione ne ha riconosciuti soltanto 3 al confine con la Regione Umbra, penalizzando peraltro quasi esclusivamente i cacciatori umbri, visto che la quasi totalità degli appostamenti di caccia si trovano nella regione confinante».

«Purtroppo, malgrado da parte dell’assessore alla caccia Carloni vi fosse stata la disponibilità ad ascoltarci ed a venire incontro in parte alle nostre legittime richieste sul calendario venatorio – dichiara Danilo Baldini, delegato Lac, Lega abolizione caccia –  dobbiamo registrare per l’ennesima volta un totale ripiegamento da parte della Giunta regionale sulle posizioni delle associazioni venatorie, in perfetta continuità con le amministrazioni precedenti».

Baldini ricorda che le associazioni ambientaliste avevano «inviato una accorata lettera all’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi affinché nella riunione in Giunta intercedesse per sospendere il prelievo alle specie in forte declino e in pessimo stato di conservazione, come la Tortora selvatica, che sono seriamente minacciate di estinzione in tutto l’areale di distribuzione», una richiesta non accolta.