ANCONA -«Cercheremo di mantenere la tradizione della preapertura della caccia, magari riducendo le specie cacciabili». È il commento dell’assessore regionale alla caccia Moreno Pieroni alla notizia che il Tar Marche ha accolto il ricorso delle associazioni animaliste e ambientaliste contro il calendario venatorio sospendendo la preapertura della stagione venatoria al primo settembre per tutte le specie.
La sospensione del calendario venatorio verrà discussa al Tar il 18 settembre, ma intanto il Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha emanato una ordinanza di non caccia in fase di preapertura.
Parla di vittoria storica il delegato Lac Marche (Lega per l’abolizione della caccia) Danilo Baldini: «È la prima volta, perlomeno nelle Marche, che viene concessa da parte di un Tribunale Amministrativo Regionale, la cosiddetta “monocratica inaudita altera parte”, come è stato sottolineato dal nostro bravissimo legale Tommaso Rossi del Foro di Ancona». «Molto importante – spiega Baldini – è anche il bilanciamento degli interessi contrapposti finalmente compreso dal Tar Marche, che ha sottolineato come “solo” 18 giorni (la data dell’udienza di sospensiva è infatti stata fissata al 18 settembre) possano contare molto di più del diritto a cacciare da parte dei cacciatori».
La Legge nazionale sulla caccia prevede l’apertura generale nella terza domenica di settembre, che quest’anno cade il 15 settembre. «Da molti anni – precisa il delegato Lac – sempre per accontentare le richieste dei cacciatori, la Regione Marche anticipava sistematicamente l’apertura della caccia al 1 settembre, quando molte specie, a causa dei cambiamenti climatici, sono ancora in fase riproduttiva o di allevamento della loro prole».
L’assessore regionale Moreno Pieroni, fa sapere intanto che sta «verificando, nel rispetto dell’ordinanza del Tar, la possibilità di riaprire la caccia riducendo eventualmente le specie animali cacciabili».
Critico su questa possibilità il consigliere regionale Sandro Bisonni che definisce «le politiche della Giunta in tema di caccia non rispettose delle norme». «Più grave in questa vicenda è che si sta procedendo, contro la recente sentenza del Tar per riaprire la caccia già a partire dalle prossime giornate».
Il delegato Lac annuncia che insieme ad Enpa, Lav, Lipu e Wwf hanno preparato una lettera di diffida al presidente regionale Luca Ceriscioli «ad approvare nuovi atti di Giunta e/o interventi legislativi nelle materie oggetto del calendario venatorio» e stanno organizzando una manifestazione al palazzo della Regione. Le associazioni intendono protestare contro la Delibera di Giunta regionale con la quale la Regione intende disporre nuovamente la preapertura limitatamente alle specie per le quali l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha espresso parere positivo.