ANCONA- Cordate, progetti, parole, incontri, speranze ed assemblee. Sono giorni di fuoco nell’Agosto dell’estate anconetana, con i tifosi biancorossi speranzosi di avere un futuro al fianco della Beneamata con 112 anni di storia alle proprie spalle. Mentre le altre formazioni sono già nel vivo della preparazione atletica e programmano le prime amichevoli, ad Ancona domina l’incertezza. Le uniche pietre su cui poggiare, le poche certezze allo stato attuale, sono rappresentate dalla tifoseria viva e partecipativa come in occasione dell’Assemblea sui Marchi di ieri sera alla Casa del Portuale.
Per tentare di capire il momento abbiamo raccolto le impressioni di Eros Giardini, uno dei leader del tifo moderato anconetano. «Il progetto che si dovrebbe sposare, utilitaristicamente parlando, deve arrivare subito, entro poche ore altrimenti KO. È vero che l’acqua alla gola fa fare ogni tipo di cose, ma l’alternativa è la morte». Sullo stato d’animo del tifoso dorico ha poi proseguito Giardini: «Lo stato d’animo è quello di chi è cosciente di vivere una delle realtà più avvilenti del calcio italiano. Lo stato d’animo di chi ha visto in due anni depauperare in maniera totale un apparato, un’organizzazione, un sistema, una squadra di calcio. E non si vede una lucina nuova, non si sente una folata di nuovo… tutto vecchio, tutto stagnante, tutto da restaurare.»
Intanto, tornando all’Assemblea di ieri sera organizzata dal Comitato “Salviamo i Marchi” presso la Casa del Portuale, da registrare una grande partecipazione di pubblico e di tifosi. La decisione è stata quasi del tutto unanime. I marchi, sia quello del Cavaliere Armato che USA, verranno consegnati al Comune attraverso una donazione modale che dovrà provvedere successivamente ad affidarli alla società di calcio scelta dagli stessi sostenitori o informare il Comitato che provvederà alla convocazione di una nuova assemblea pubblica.