Ancona-Osimo

Ancona calcio, il sindaco Mancinelli «Subdolo scaricare la colpa su imprenditori e Comune»

Con un post apparso questa mattina sulla sua pagina Facebook il Primo Cittadino del capoluogo analizza esprime la propria opinione riguardo alla scomparsa del team dorico

Il sindaco Valeria Mancinelli e il vicesindaco Pierpaolo Sediari

ANCONA- Senza dubbio è il momento più triste per il calcio cittadino. L’Ancona Calcio dopo 112 anni al momento non è presente in nessun campionato, nemmeno in terza categoria. Sulle cause che hanno portato a tutto questo si è dibattuto a lungo, e in molti hanno parlato anche di un certo “immobilismo” da parte delle istituzioni comunali.

Questa mattina il sindaco Valeria Mancinelli, con un post apparso sulla sua pagina ufficiale Facebook, si è espressa sulla situazione dell’Ancona Calcio: «La vicenda dell’Ancona Calcio è dolorosa per la città, per i tanti appassionati tifosi, per tutti coloro che dietro quella squadra riconoscono un simbolo di Ancona. Questo non toglie che ci siano precise responsabilità attorno al terzo fallimento nell’arco di 13 anni, tutte riconducibili all’attuale società e alle modalità di gestione della stessa – sostiene il primo cittadino -. Il tentativo di far scivolare le responsabilità verso qualcun altro, Comune o tessuto imprenditoriale locale, da parte di chi quel disastro la ha provocato, o di chi ha consegnato la societa’ agli artefici del disastro, è un’ operazione subdola e inaccettabile».

«Noi vogliamo che la storia dell’Ancona Calcio continui – prosegue il sindaco Mancinelli -. Non amo fare sceneggiate, ma dire e fare ciò che può essere fatto concretamente. Come Comune ci siamo subito messi a disposizione di quegli imprenditori che vogliano tornare a dare lustro a questa storia e che ancora auspico si facciano avanti. Di questo c’è bisogno, di imprenditori consapevoli di investire risorse economiche e impegno costante, capaci di gestire con professionalità una società, che muove sì da un pezzo di passione, ma che di gestione competente ha bisogno, come avviene in qualunque settore dello sport professionistico (e non). E che soprattutto vogliano farlo, nessuno può costringere nessuno».

A livello pratico il Comune dovrà prendersi dei precisi impegni in questo senso, e nella parte finale del Post anche il sindaco sembra esserne consapevole: «Siamo disposti a fare la nostra parte: supportare l’azione degli interessati, mettere a disposizione i terreni attorno al Del Conero per realizzare la cittadella sportiva, che consentirebbe di generare flussi di reddito costante per i possibili investitori; custodire i marchi che poi verranno assegnati sulla base delle valutazioni del neo costituito comitato dei tifosi. Noi teniamo molto allo sport. Per numero di impianti sportivi in rapporto agli abitanti siamo tra le città meglio dotate d’Italia e ogni anno spendiamo due milioni di euro per la manutenzione delle strutture, il sostegno alla gestione delle società e per la co-organizzazione di eventi sportivi».