ANCONA – La campagna di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno delle truffe agli anziani, promossa dal Questore di Ancona, Cesare Capocasa, e messa in campo in maniera capillare in tutta la provincia, continua incessante, perché.. i truffatori non vanno in vacanza. In questo periodo dell’anno, più che mai, quando i condomini delle città si svuotano perché gli abitanti vanno in vacanza, o i figli o nipoti sono al mare, é il momento ideale per i malfattori senza scrupoli approfittare della solitudine delle persone anziane ed entrare in azione. Fingendosi funzionari dell’INPS, piuttosto che operatori del servizio di erogazione del gas o della luce, ovvero fantomatici avvocati patrocinanti di loro familiari, entrano nelle case riuscendo a portare via soldi e gioielli.
Ad Ancona, si ricorda, l’attività di informazione riguardo al rischio di truffe ai danni di queste fasce deboli, condotta dalla Questura e dal Comune, si é realizzata mediante la diffusione di una lettera a firma del Sindaco e del Questore, recapitata a domicilio, con la quale veniva sensibilizzato il corretto comportamento da tenere per evitare il rischio di essere vittime di truffe, con tre semplici ma essenziali consigli da seguire. Nella seconda fase, l’attività informativa viene svolta dai Poliziotti di Prossimità attraverso incontri “porta a porta” presso le abitazioni degli anziani, con lo scopo non di creare allarmismo ma piuttosto di aiutare le persone a riconoscere gli artifici ed i raggiri di soggetti senza scrupoli e denunciarli senza esitazione, consegnando la lettera con i tre basilari consigli di comportamento ed illustrando quali accorgimenti utilizzare per permettere alle Forze dell’Ordine di intervenire immediatamente, prima che sia troppo tardi.
In occasione degli incontri programmati questa mattina i Poliziotti di Quartiere Deborah e Giovanna hanno incontrato la Signora Italia, classe 1933. La Signora, 91 anni portati benissimo, dopo aver ricevuto la lettera della campagna di informazione a domicilio aveva risposto con una mail indirizzata al Questore Capocasa. Nella mail la Signora Italia scriveva: «Ho ricevuto la vostra lettera ed ho gradito i vostri consigli che cercherò di seguire. Io vivo sola e quindi sarebbe molto carino se qualche volta una pattuglia venisse a controllare che tutto va bene!»
Detto fatto: questa mattina i poliziotti di quartiere Deborah e Giovanna si sono recate presso l’abitazione della signora, portandole anche un piccolo dono per il suo compleanno da poco trascorso. Durante l’incontro la novantunenne ha potuto fare una lunga chiacchierata con i poliziotti, che le hanno spiegato come mettersi in guardia per evitare di cadere nella trappola di questi odiosi fenomeni, ribadendo le regole fondamentali da seguire e regalandole un momento di vicinanza e di affetto. Inoltre i poliziotti le lasciavano il numero di cellulare dedicato ed in uso al Poliziotto di Quartiere al quale potersi rivolgere in caso di bisogno, invitandola a contattarlo anche qualora avesse bisogno di sentire la vicinanza e volesse scambiare due chiacchere.
La signora Italia con grande commozione ma anche tanta gioia ringraziava i poliziotti per il pensiero e per il tempo a lei dedicato.
Il Questore Capocasa: «Nessun cittadino viene lasciato indietro e la nostra attenzione è rivolta soprattutto alle fasce più vulnerabili, come quella degli anziani soli. Il nostro esserci sempre passa anche attraverso questi piccoli ma grandi gesti quotidiani che possono fare la differenza».