ANCONA – Nuove tappe dei camper vaccinali sul territorio regionale per la vaccinazione contro il Covid-19. L’Asur Marche ha reso nota la programmazione delle località dove saranno operative le unità mobili per tutto il mese di settembre. Ricordiamo che i camper, uno per Area Vasta, hanno iniziato la loro attività a fine luglio.
Una corsa contro il tempo, quella della Regione, per immunizzare più persone possibile, in vista della riapertura delle scuole e per evitare nuove ondate pandemiche che andrebbero a gravare sugli ospedali, con il rischio di far scattare nuove restrizioni, in base ai nuovi parametri di classificazione delle regioni. Per ora le Marche sono al sicuro dalla zona gialla, ma occorre coprire la fetta più ampia di popolazione.
Parlando dell’iniziativa, l’assessore regionale alla Sanità l’ha definita «una soluzione che si è rivelata molto utile e apprezzata dai cittadini e che ha dimostrato con il personale sanitario l’abituale efficienza e disponibilità già registrata nei centri vaccinali».
«Come è intuibile – prosegue Saltamartini – , settembre è un mese cruciale per la ripresa delle attività lavorative e la ripartenza dell’anno scolastico. Contiamo sul senso di responsabilità verso la collettività che i cittadini tutti e anche i giovani hanno già dimostrato nell’avere aderito alla campagna vaccinale in numero notevole e invitiamo a farlo chi vorrà e non lo ha ancora fatto. L’augurio è quindi quello che sempre più marchigiani possano vaccinarsi per concorrere al rilancio dei nostri territori».
Contestazioni no-vax a Camerata Picena
Intanto nella giornata di ieri – 31 agosto – nei pressi dell’area che ha ospitato il camper vaccinale a Camerata Picena, un gruppo di no-vax si è ritrovato dalle 16 del pomeriggio, per manifestare contro la campagna vaccinale.
«Noi andiamo avanti» afferma Giovanni Guidi, direttore dell’Area Vasta due, sentito sul presidio no-vax: «Il nostro compito – prosegue – è quello di vaccinare e i risultati si vedono. Il dovere civico di tutti noi è quello di vaccinarci, per tornare alla normalità. Le argomentazioni dei no-vax, dalle cure domiciliari, ai rischi legati ai vaccini ad mRna, non sono supportate da atti ufficiali, né da indicazioni approvate dalle federazioni del farmaco di tutto il mondo».