Ancona-Osimo

Ancona: cani in carcere tra educazione riabilitativa e pet therapy

Entrano a Montacuto e al Barcaglione gli amici a quattro zampe grazie a un progetto dell'associazione Sguinzagliàti di Senigallia: «unire la riabilitazione dell’uomo detenuto in carcere con l’educazione cinofila per favorire l’adozione degli animali»

ANCONA – La cinofilia entra in carcere grazie a un progetto che coniuga la riabilitazione dei detenuti con l’addestramento dei cani in vista di future adozioni. Sono questi gli obiettivi del progetto presentato dall’associazione “Sguinzagliàti” di Senigallia e che interessa le strutture di reclusione di Montacuto e Barcaglione di Ancona.

Le lezioni sono già iniziate con una parte teorica svolta all’interno del centro detentivo di Montacuto per formare i partecipanti all’educazione cinofila attraverso le prime nozioni sull’addestramento dei cani. Le nozioni sono state illustrate ai detenuti dalla presidente dell’associazione senigalliese nonché referente del progetto Gabria Pierfederici. I successivi incontri sono stati incentrati sulla pet therapy vera e propria, e sulla preparazione dei cani per disabili, grazie alla collaborazione con Andrea Zenobi e Federica Zucchini dell’associazione “Il mio Labrador” di Macerata. Durante questi momenti, i detenuti hanno avuto l’occasione di interagire con i cani: dal momento del gioco alle coccole, dalla gestione dell’animale all’ubbidienza all’ordine.

Momenti importanti sia per il riscatto delle persone, che al termine del percorso saranno in grado di gestire un cane, leggere i segnali di benessere o stress emessi dall’animale; sia per i cani forniti da realtà che si occupano delle adozioni, come l’associazione “Code Ribelli” di Senigallia. Proprio grazie ad una parte pratica iniziata i primi giorni di settembre, gli animali avranno modo di essere educati per poter passare poi all’adozione vera e propria.

Il percorso al carcere anconetano di Montacuto è già alle fasi finali mentre dal prossimo ottobre inizierà il ciclo di 15 incontri con una decina di detenuti nella struttura del Barcaglione.

«L’idea del progetto che abbiamo presentato – spiega la referente Gabria Pierfederici – è quella di unire la riabilitazione dell’uomo detenuto in carcere con l’educazione cinofila per favorire l’adozione degli animali. Una volta terminato, il percorso non sarà stato utile solamente al detenuto che avrà sviluppato le capacità per gestire un cane, riconoscerne i segnali di felicità o stress, ma anche per i nostri amici a quattro zampe: se concluso con successo il ciclo di incontri avrà formato ed educato anche il cane, rendendolo pronto per essere adottato e accolto in famiglia».

L’Associazione “Sguinzagliati” è una associazione no profit finalizzata a promuovere la cultura cinofila e un corretto rapporto uomo-cane. Da anni è attiva a Senigallia con varie iniziative volte a renderla una città capace di migliorare la qualità delle interazioni con i cani, oltre all’educazione cinofila nelle scuole, nelle strutture private e ricettive (alberghi, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, musei), con l’obiettivo di promuovere l’accoglienza turistica cinofila. Tra le altre iniziative “L’Albero della vita” che mira a far nascere e crescere un vero e proprio bosco dove chi vorrà potrà far “rivivere” il proprio amico animale tramutando le sue ceneri, poste in una speciale urna biodegradabile, in un albero. L’associazione propone anche visite guidate alla città in compagnia dei 4 zampe, dog trekking nelle campagne limitrofe e si occupa dell’organizzazione di eventi per raccogliere fondi e favorire la pet therapy negli ospedali pediatrici e non.

Info sulla pagina facebook.com/sguinzagliatisenigallia/ o via mail: infosguinzagliati@yahoo.com