ANCONA – Via la ciclabile di via XXIX Settembre, ma è caos in quella degli Archi. Nelle intenzioni della nuova amministrazione comunale, il tragitto della ciclabile dovrebbe finire in porto e attraversarlo per intero. Intanto, le opinioni sul nuovo progetto si dividono.
Certo è che i fondi per il bando periferie sono già stati stanziati e la ciclabile, nel capoluogo dorico, si farà per legge. «Mi chiedo perché abbiano rimosso la segnaletica e la ciclabile di via XXIX Settembre proprio a distanza di qualche mese dalla fine dei lavori sul lungomare», si chiede un esercente della zona, che però preferisce l’anonimato.
Il signor Filippo Baldini, in sella alla sua bicicletta, percorre via Marconi e sbotta: «Ci sono troppe auto parcheggiate sulla corsia rossa per biciclette e monopattini. Noi ciclisti – fa sapere – non riusciamo a passare, in queste condizioni. Ma dove sono i vigili?». In realtà, mentre intervistiamo, una pattuglia della polizia locale attraversa in auto via Marconi, diretta alla stazione: eccoli, i vigili.
Intanto, dai negozi escono i titolari del quartiere proprio per controllare che non passino né vigili né berretti gialli. Alcune delle auto in divieto, magari solo per il tempo di carico e scarico merci, sono proprio le loro. L’auto in divieto sulla ciclabile potrebbe costare salato ai furbetti della sosta. Che poi, a dire il vero, i problemi non finiscono qui.
All’altezza della rotonda Violata, per intenderci, nei pressi dello snodo che porta o alla galleria San Martino o a via XXIX Settembre (o nella direzione opposta, in via Marconi), la ciclabile si interrompe bruscamente e la segnaletica sparisce per poi riprendere di colpo.
E che dire dei rischi di passare su strada, in mezzo a un traffico veicolare davvero intenso in quel tratto? «Guardi, io abito qui vicino – fa Marisa, 86 anni – ma ho paura ad attraversare, perché tra biciclette e auto che sfrecciano è pericoloso».
Pericoloso anche per i ciclisti che spesso preferiscono la strada alla ciclabile, che in alcuni punti presenta avvallamenti e piccole buche. Senza considerare che il rosso non è più di quel colore acceso di un anno fa.