ANCONA – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che proroga all’8 luglio il taglio delle accise sui carburanti. L’intervento viene esteso anche al metano la cui Iva viene ridotta al 5%, mentre l’accisa viene azzerata. Un provvedimento che però non soddisfa le associazioni di categoria.
Dice «basta ai provvedimenti tampone» la presidente regionale di Federconsumatori, Patrizia Massaccesi: «Non si può più andare avanti con interventi spot. Il governo deve lavorare ad un piano strutturale, perché prima che il Paese raggiunga un maggior grado di indipendenza energetica occorreranno decenni, intanto però famiglie e imprese sono in sofferenza».
«Riceviamo segnalazioni quotidiane – aggiunge – servono risposte rapide, ma anche di più ampio respiro». Federconsumatori fa notare che «i rincari energetici sono un tassello, seppur importante, degli aumenti che si stanno registrando nell’ultimo periodo, i quali stanno erodendo il potere di spesa delle famiglie».
Anche il carrello della spesa ne risente e tra i prodotti che registrano i rincari maggiori c’è l’olio di semi, la pasta, il pane. L’associazione dei consumatori rileva che diminuisce di oltre il 16% il consumo di carne e pesce (visti i forti rincari soprattutto della carne, dovuti ai maggiori costi sostenuti per l’allevamento), si scelgono verdure e ortaggi più convenienti e di stagione, si evita sempre più spesso di mangiare fuori casa.
«Pane e pasta sono alimenti importanti – osserva Massaccesi – , soprattutto sulle tavole degli anziani, che, dovendo tirare la cinghia a causa delle pensioni molto basse, spesso eliminano dal carrello della spesa la carne e il pesce, rinunciando così ad alimenti importanti per la loro corretta alimentazione».
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Francesco Varagona, presidente regionale Adiconsum osserva che «i prezzi sono molto alti per famiglie e imprese» e che «le misure» sono «ancora insufficienti» e «mitigano solo parzialmente i rincari sui costi energetici. Purtroppo – aggiunge – paghiamo una politica che non ha saputo programmare l’approvvigionamento energetico e che ha ricaricato su energia costi impropri che non sono minimamente collegati all’energia».
Sui rincari alimentari che «pesano ulteriormente sulle famiglie» evidenzia: «Come consumatori chiediamo alle autorità di vigilare per evitare le speculazioni che purtroppo proliferano quando ci sono condizioni di difficoltà del mercato. I prezzi aumentano anche per i costi di trasporto mentre le capacità di spesa delle famiglie sono messe a dura prova tenendo conto delle difficoltà che attraversa anche il mondo del lavoro. Aumenta la povertà assoluta e aumentano le famiglie in difficoltà».