ANCONA – «Nelle Marche mancano circa 2.000 infermieri tra infermieri di famiglia, case di comunità e ambulatori infermieristici», come previsto dal nuovo disegno di legge. La denuncia arriva da Donato Mansueto, segretario regionale Nursind. «Oggi è in atto una corsa ai progetti per investimenti tecnologici e in infrastrutture sanitarie – aggiunge -, ma non a rafforzare il personale sanitario, occorre cambiare rotta e colmare quella che è una carenza cronica».
Secondo il sindacato si tratta di una «carenza da sanare. La politica deve avere la lungimiranza di non fare tagli alla sanità – aggiunge -, come avveniva anni addietro: la pandemia ci ha insegnato quanto medici e infermieri siano fondamentali per la salute e il benessere dei cittadini. Le risorse in sanità vanno alimentate e gestite da personale responsabile e preparato».
«Bisogna portare a termine la stabilizzazione Madia e accelerare i tempi affinché ci sia la stabilizzazione del personale assunto durante il period Covid – spiega – rinnovare i contratti a tempo determinato degli infermieri, per permettere al personale quanto meno di poter beneficiare delle ferie estive dopo due anni di superlavoro a causa della pandemia. I rinnovi sono fondamentali per una sanità di qualità, per garantire continuità assistenziale al paziente e al cittadino. Prendiamo atto dell’aumento del tetto di spesa del personale – prosegue – dal 5 all’8% ma ancora non basta».