ANCONA – La carenza di personale e il fabbisogno nei pronto soccorso regionali, specie all’Azienda Ospedaliera Marche Nord, è stato il tema al centro delle comunicazioni della Giunta nella seduta di ieri – 13 dicembre – del Consiglio regionale. L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, ha sottolineato che si tratta di una criticità che da un lato dipende dalla carenza di sanitari specializzati in medicina urgenza, dall’altro dipende anche dall’incremento degli accessi sia per Covid che per patologie stagionali.
Una «condizione» affrontata dalle aziende ospedaliere «con ordini di servizio, allocando il personale temporaneamente in altri reparti». L’assessore nel rimarcare che la condizione è comune un po’ a tutti i pronto soccorso del Paese, ha ricordato che alcune strutture hanno affidato il servizio a cooperative di medici, fra le quali rientrano anche medici pensionati, ma si tratta di «un servizio di supporto che non può essere sostitutivo».
Secondo Saltamartini gli atti di dirizzo e i disegni di legge per la contrattazione collettiva dovrebbero tenere contro «della maggiore onerosità per medici e infermieri che lavorano nei pronto soccorso, nel 118 e nella continuità assistenziale – perché ci sono discrasie profonde a livello trattamentale nelle prestazioni orarie notturne e festive, non adeguatamente remunerate».
«Condizioni fortemente lesive – spiega – che sfavoriscono l’accesso alla specializzazione in medicina d’urgenza» tanto che l’ultimo bando, come ha ricordato, ha visto assegnate solo metà borse di studio. Insomma «non c’è appetibilità». Per questo ha espresso la necessità di «migliorare molto il trattamento a livello contrattuale di questo personale ed ho chiesto al Consiglio regionale di avviare una procedura per un atto di indirizzo con l’agenzia negozionale pubblica affinché siano riconosciute le prestazione che questo personale espleta».
L’assessore poi è entrato nel merito della situazione del pronto soccorso di Pesaro spiegando che se alla data del primo gennaio 2020 c’erano 38 medici e 1 direttore, nel 2021 in seguito ad alcuni pensionamenti sono rimasti solo 27 medici.
Saltamartini ha ricordato che la pandemia ha accresciuto le difficoltà non riuscendo a garantire il turn-over nonostante si siano espletate una procedura concorsuale regionale unificato (da Asur) e 2 avvisi per assunzioni a tempo determinato ed ha spiegato che si sta attendendo l’espletamento del concorso che è appena scaduto e di cui Asur è capofila e nell’ambito del quale l’Azienda Marche Nord già all’atto di indizione aveva espresso un fabbisogno pari a 8 unità. Nel frattempo L’Azienda ha indetto 4 procedure per assunzioni a tempo determinato.
«Stiamo comunque attendendo entro la settimana la risposta di medici specialisti in Area chirurgica al fine di procedere subito all’assunzione di 5 ulteriori unità mediche. Nel frattempo – conclude – l’Azienda sta mettendo in atto anche misure interne coprendo i turni con medici di altre Unità operative con ordini di servizio».