Ancona-Osimo

Caro bollette, nel 2022 +108% di elettricità e +57% di gas per le famiglie. I consigli di Federconsumatori

La spesa per l'energia elettrica nel 2022 si è attestata a 1.366 euro, quella per il gas a 1.463 euro, con differenze territoriali anche elevate. Ne abbiamo parlato con l'asssociazione dei consumatori

ANCONA – Mentre la spesa energetica delle famiglie è prevista in calo, non solo per effetto dell’inverno che nel giro di pochi mesi andrà a volgere al termine, ma anche per il calo dei prezzi che interessa sia l’elettricità che il gas, la stangata del caro bollette si è fatta sentire e il 2022 è stato l’anno più duro in tal senso.

Secondo il rapporto annuale di Facile.it, il portale web di comparazione delle tariffe, una famiglia marchigiana media nell’anno appena trascorso ha speso il 108% in più per l’energia elettrica rispetto al 2021, e il 57% in più per il gas. Una batosta per i conti delle famiglie.

La spesa per l’energia elettrica nel 2022 si è attestata a 1.366 euro, quella per il gas a 1.463 euro. La provincia di Pesaro Urbino è quella in cui le famiglie hanno speso di più, complessivamente 3.005 euro (1.397 euro per l’elettricità e 1.608 euro per il gas), mentre Ascoli Piceno è la provincia in cui le famiglie hanno speso di meno, 2.584 euro di cui 1.294 per la luce e 1.408 euro per il gas.

In provincia di Ancona, una famiglia media marchigiana ha sostenuto 2.748 euro complessivi di spesa energetica, tra elettricità 1.340 euro e gas 1.408 euro. In provincia di Macerata le famiglie hanno speso 2.768 euro di cui 1.375 per l’elettricità e 1.393 euro per il gas. mentre nel Fermano la spesa energetica è arrivata ad un passo dai 3mila euro (2.943 euro) di cui 1.456 euro per l’elettricità e 1.487 euro per il gas.

A gennaio l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ha già comunicato un calo sia per l’elettricità (-19,5%) che per il gas (-34,2%), ma intanto la stangata del 2022 si è fatta sentire.

Perché queste differenze territoriali e come risparmiare? Lo abbiamo chiesto a Federconsumatori. «Le differenze di spesa a livello territoriale possono dipendere sia da diverse offerte effettuate dai gestori – spiega Serena Cesaro di Federconsumatori Ancona – sia da un diverso modo di riscaldarsi che può variare dalle abitudini legate alla cultura dei territori, dove ad esempio camino e stufa a pellet sono più diffusi».

Il consiglio di Federconsumatori per risparmiare è quello di «tenere il termostato fisso ad una temperatura di 19 gradi così da avere l’abitazione sempre riscaldata ed evitare di accedere e spegnere continuamente, operazione che comporta un maggior consumo energetico».

Per abbattere i consumi elettrici la raccomandazione è quella di sostituire le lampadine alogene con le led, che consentono di risparmiare, e di utilizzare elettrodomestici in classe A». L’associazione dei consumatori rileva che a fronte di una maggiore spesa energetica, «le famiglie non hanno cambiato le loro abitudini e non hanno rinunciato a riscaldarsi: i metri cubi consumati infatti sono rimasti pressoché gli stessi, tranne che per le famiglie più in difficoltà economica e per gli anziani».