ANCONA – Quello sul ‘mattone’ si conferma sempre di più come «l’investimento privilegiato dai marchigiani». A confermarlo è Emanuele Fiori, presidente regionale Fiaip, federazione degli agenti immobiliari. Nelle Marche come nel resto del Paese le compravendite registrano «un trend in crescita».
«Il mercato più florido» è quello delle città costiere, da Pesaro fino a San Benedetto del Tronto, mentre l’entroterra vede «numeri più bassi» spiega, precisando che nelle città costiere i prezzi delle case sono più elevati rispetto ai centri dell’entroterra, ma «il mercato è comunque fiorente anche in queste località».
«C’è una tendenza al rilancio – prosegue Fiori – e questo significa che l’investimento immobiliare resta fondamentale specie in questa fase in cui l’inflazione è in crescita». Il presidente regionale Fiaip osserva infatti che «anche se i tassi dei mutui sono in crescita e si attestano all’incirca intorno al 4%, il dato relativo all’inflazione (10% circa) è più alto, per cui se si investe nel mercato immobiliare si guadagna comunque un 6%».
«Per quanto riguarda le compravendite – spiega – siamo tornati ai dati pre-Covid e anzi c’è un ritorno in auge della proprietà immobiliare: la casa viene percepita sempre di più come ritrovo di famiglia, un elemento che da tranquillità e sicurezza, oltre che una forma di tutela del proprio risparmio rispetto alla volatilità dei mercati finanziari».
La città più costosa tra i capoluoghi marchigiani? «È Pesaro» spiega, «anche Ancona ha dei valori immobiliari elevati, ma Pesaro registra i picchi più elevati sia per quanto riguarda il turismo che la residenzialità». In linea generale un immobile nuovo lungo la costa, quindi da Pesaro, passando per la Riviera del Conero, fino a San Benedetto del Tronto, se oltre la classe A può costare non meno di 4mila euro al metro quadro.
Le Marche, secondo Fiori, beneficiano anche del fatto di «essere diventate una meta turistica molto interessante: non sono pochi quelli che arrivano nella regione per trascorrere le vacanze e poi decidono di acquistare una proprietà immobiliare, un ottimo indice di gradimento per le Marche, viste sempre di più come una regione dove vivere, lavorare e trascorrere le ferie, ma anche come un territorio che sta avendo uno sviluppo economico».