ANCONA – I monolocali e i bilocali vanno per la maggiore rispetto alle abitazioni di dimensioni più grandi. Il dato è stato fotografato dall’Agenzia delle Entrate e riportato da Confedilizia, ma viene confermato anche dagli operatori marchigiani. Nel 2023 le compravendite sono risultate in calo rispetto all’anno precedente, una flessione che ha riguardato in misura maggiore le abitazioni di superfici superiori ai 115 metri quadrati. Il calo si è attestato intorno al -9,7%, più consistente per le case tra i 115 e i 145 metri quadrati (-11,4%) e per quelle oltre i 145 metri quadrati (-11%).
Diverso il trend per monolocali o bilocali di meno di 50 metri quadrati: per queste due tipologie la flessione si è fermata al -4,8%. Nel centro Italia il calo e nei capoluoghi di provincia la compravendita delle case oltre i 145 metri quadrati ha registrato una flessione ancora più forte del -17,8%. Crisi a parte piccolo è bello e piace di più come forma di investimento anche nei momenti in cui il mercato immobiliare era in ripresa. Le abitazioni sotto i 50 metri quadrati hanno registrato un incremento di vendite pari al +7,5%, con punte del 14,6% nei capoluoghi del Centro.
I monolocali e bilocali piacciono anche perché l’Imu è molto più leggera rispetto a quella salata che tocca ai proprietari degli appartamenti più grandi. Non solo, fa notare Emanuele Fiori, presidente regionale della Fiaip, Federazione italiana immobiliaristi «le case più piccole oltre a costare meno al momento dell’acquisto, sono meno impegnative da mantenere».
La tendenza a preferire nella fase di acquisto il monolocale o il bilocale «c’è sempre stata – dice – ma negli ultimi anni si è accentuata grazie ai prezzi stazionari che aiutano il mercato immobiliare. I mini appartamenti – prosegue – rappresentano una forma di investimento in crescita che le famiglie preferiscono al deposito bancario, anche per la maggiore resa». Monolocali e bilocali vanno a ruba soprattutto «nelle località costiere – spiega Fiori – dove c’è turismo balneare, nelle città d’arte e in quelle universitarie».
I mini appartamenti sono un volano «per lo sviluppo turistico, generalmente chi viene in vacanza al mare si ferma non meno di una settimana, una tipologia di turismo che porta un indotto notevole sul territorio, dalla spesa alimentare, alla colazione al bar, dalla cena al ristorante, allo shopping. Ben venga questo mercato che porta economia nei territori».