ANCONA – Siglato il protocollo con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, per l’attivazione del Numero Unico di Emergenza 112 (Nue) che mette in rete, 118 (soccorso sanitario), 112 (carabinieri), 113 (polizia) e 115 (vigili del fuoco), attraverso una Centrale Unica di Risposta con sede ad Ancona dove sono in fase di realizzazione gli ultimi adeguamenti.
«È stato compiuto un importante passo avanti verso l’attivazione del 112, il Numero unico europeo per tutte le emergenze, un percorso che favorisce la risposta immediata ai cittadini nelle emergenze grazie anche all’utilizzo di tecnologie avanzate» commenta il presidente regionale Luca Ceriscioli.
«L’intento – spiega – è garantire la massima efficacia ed efficienza dell’azione di soccorso prestata ai cittadini da parte di tutte le centrali operative responsabili della gestione delle emergenze». La Regione ha investito 3milioni di euro per l’infrastruttura tecnologica: il sistema eseguirà un primo filtro delle chiamate, che una volta geolocalizzate, saranno indirizzate alla centrale operativa di competenza.
Con l’attivazione definitiva che avverrà a fine anno, la Centrale Unica fornirà una risposta anche per la vicina Umbria, grazie all’intesa siglata nel febbraio 2018. Inoltre, grazie ad una ulteriore intesa raggiunta con la Toscana, in caso di malfunzionamenti o sovraccarichi, le due centrali di risposta, Marche-Umbria e Toscana, potranno svolgere il servizio di Disaster Recovery (un reciproco vicariamento) così da garantire continuità nell’emergenza.
Coordinata dall’Agenzia Regionale Sanitaria, la Centrale Unica di risposta, servirà un’utenza di 2.426.000 persone (1.538.055 nelle Marche e 888.908 in Umbria), rispondendo a circa 3.500 chiamate al giorno. Inoltre verrà ulteriormente ampliata anche per gestire, in caso di necessità, le chiamate in arrivo dalla vicina Toscana. Un’operazione che comporterà l’assunzione di 44 persone a tempo indeterminato.