ANCONA – Novità per le famiglie che vogliono mandare i propri figli ai centri estivi comunali: sono state inserite quattro fasce di reddito e le tariffe sono state ridotte. La notizia era già stata annunciata in commissione ed è stata affrontata anche in Consiglio comunale (23 gennaio) durante la seduta dedicata al bilancio di previsione 2018. Ad interrogare l’assessore alle Politiche Educative Tiziana Borini, la consigliera Pd Susanna Dini che ha chiesto con quali criteri sono state stabilite le nuove tariffe dei centri estivi comunali.
«L’assessorato con queste tariffe ha voluto ripetere l’esperienza positiva dello scorso anno. Come per le mense, abbiamo inserito quattro fasce di reddito: per le famiglie con un Isee da 0 a 5mila euro la tariffa è la stessa dello scorso anno, cioè 60 euro. Con un Isee tra 5 e 10mila euro la tariffa è di 120 euro, 220 euro con un reddito tra 15mila e 25mila euro mentre per redditi superiori la tariffa è di 300 euro– spiega l’assessore Borini-. Inoltre, dal secondo figlio iscritto è previsto uno sconto del 20%. Lo scorso anno il 66% dei bambini proveniva da famiglie con redditi bassi per questo l’ente locale deve favorire la loro partecipazione».
L’interrogazione della consigliera Dini ha sollevato malumori nel Movimento 5 Stelle. «Susanna Dini ha chiesto in consiglio comunale quali sono le politiche sulle tariffe per la partecipazione ai centri estivi. Che cosa strana abbiamo noi acceso un anno fa il faro su questa iniqua gestione… e loro si prendono anche il merito. Senza vergogna alcuna!- sbotta la consigliera del M5S Maria Ausilia Gambacorta sulla sua pagina Facebook-.
Grazie ad una battaglia posso dire che io e Daniela Diomedi siamo riuscite a far risparmiare le famiglie che usufruiranno dei centri estivi comunali nella prossima estate in quanto le tariffe sono state dimezzate. Nel 2016 contestavamo il fatto che il comune avesse stabilito solo 2 fasce di reddito sopra a 5.000 euro e sotto a 5.000 euro, cosa molto iniqua a mio avviso. Grazie alla nostra “sollecitazione ” forte …. oggi le fasce di reddito Isee sono state portate a 4 e la tariffa addirittura dimezzata! Ricordo che la tariffa stabilita per la partecipazione dipendente dal reddito si chiama capacità contributiva ed era assurdo stabilire solo 2 fasce di reddito. Ma non è la sola battaglia vinta nel settore delle politiche educative, infatti grazie alla proposta concertata con i genitori dei comitati mensa, il Comune ha inserito (anche online sul proprio sito) i test di gradimento sul cibo servito nelle mense scolastiche».