ANCONA – Grandi manovre in Fratelli d’Italia in vista delle elezioni regionali nelle Marche e nelle altre regioni che si apprestano ad andare al voto in primavera. Nei giorni scorsi la leader del partito Giorgia Meloni avrebbe incontrato gli emissari del segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin.
La notizia è stata riportata dal portale Dagospia. A quanto sembra dopo il voto in Emilia Romagna, con la candidata di Salvini che non è riuscita a spuntarla su Bonaccini, sarebbero aumentate le frizioni all’interno del centrodestra.
Anche nelle Marche la situazione non è rosea: il candidato Francesco Acquaroli, stabilito sul tavolo nazionale della politica nell’ambito della spartizione delle regioni, sta incontrando le resistenze della Lega, oltretutto nella cena loretana a Villa Gigli il Partito Civico di Mattei avrebbe proposto come candidato regionale Fabrizio Ciarapica, il sindaco di Civitanova Marche, con tanto di telefonata-benedizione da parte di Salvini durante la conviviale. Forza Italia invece ha già garantito il suo appoggio ad Acquaroli, e anche a livello nazionale sembra ci sia intesa con Fratelli d’Italia. Manovre per depotenziare Salvini? Staremo a vedere.
Intanto quello certo è che Fratelli d’Italia sta crescendo nei consensi a livello nazionale, e forte dei nuovi numeri evidentemente vuole far valere il suo nuovo peso.
Cruciale sarà il vertice che si terrà nei prossimi giorni tra la Meloni e Salvini. Sul tavolo non c’è solo il nodo del candidato regionale nelle Marche, ma anche la Puglia. Negli ambienti vicini al centrodestra si vocifera che se dovesse saltare la candidatura di Francesco Acquaroli, fortemente voluta dalla Meloni, l’alleanza con la Lega potrebbe saltare e non solo nelle Marche. I mal di pancia cominciano ad essere troppi e la Meloni già da tempo gravita su posizioni più moderate di quelle di Salvini (riporta Dagospia), tanto da puntare sulla famiglia tradizionale, tema gradito alla Chiesa.
Intanto negli ambienti vicini al centrodestra si vocifera anche il nome del nuovo acquisto della Lega, Mirco Carloni, una candidatura che però potrebbe incontrare le resistenze delle altre forze delle coalizione perché precedentemente “uomo” vicino al Pd. Anche qui staremo a vedere. Di certo è che Ciarapica ha ribadito la sua disponibilità. La resistenza della Lega nelle Marche potrebbe anche avere un’altra chiave di lettura, ovvero quella di stringere nella nostra regione per rimettere in discussione la Puglia, forse vero obiettivo di Matteo Salvini.