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Ancona, “Da Chilometri zero a Zero beni”: maxi sequestro di ville, conti e concessionarie alla gang che barava sulle auto in vendita – VIDEO

Al centro dell'indagine truffe che facevano ricorso alla artificiosa riduzione dei chilometri percorsi dalle autovetture poste in vendita: i carabinieri ne avevano scoperte 253

ANCONA – Nella mattinata del 15 luglio 2024 i Carabinieri del Comando Provinciale di Ancona hanno dato esecuzione al sequestro per confisca di beni immobili, mobili, conti correnti e società, emesso dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona a carico di nove cittadini romeni residenti ad Ancona, Vicenza e in provincia di Teramo.

L’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona si è espresso sul ricorso presentato dal Procuratore della Repubblica di Ancona, finalizzato a richiedere l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale dei beni e delle disponibilità economiche dei predetti, ritenendo che la ricchezza accumulata dagli stessi rappresenti il frutto di attività illecite ovvero reimpiego dei capitali dalle stesse derivanti.

Nell’anno 2019 i Carabinieri di Ancona Brecce Bianche avevano eseguito – nell’ambito di due filoni di attività di indagini coordinate dalla Procura di Ancona – due misure cautelari a carico dei destinatari dell’odierno provvedimento, eseguite nel capoluogo dorico, in provincia di Teramo e in provincia di Vicenza. I Carabinieri della Stazione di Ancona Brecce Bianche avevano dimostrato l’esistenza di un consolidato gruppo criminale, con sede operativa ad Ancona, che – nell’arco di appena due anni – si era reso responsabile di un numero impressionante di truffe, eseguite tutte allo stesso modo, ovvero attraverso l’artificiosa riduzione dei chilometri percorsi dalle autovetture poste in vendita, attività illecita che aveva visto coinvolte innumerevoli persone offese e che avrebbe potuto proseguire all’infinito se non fosse stata scoperta dagli investigatori.

I Carabinieri avevano scoperto 253 truffe e frodi nell’esercizio del commercio con profitti per oltre un milione di euro.

Una parte dei destinatari della misura di prevenzione sono stati condannati con sentenza pronunciata dal Tribunale di Ancona per associazione a delinquere finalizzata alla truffa mentre per altri è in corso il dibattimento innanzi al Tribunale di Ancona. Da qui l’ulteriore impulso investigativo dei Carabinieri di Ancona Brecce Bianche che hanno richiesto – ed oggi ottenuto – alla Procura dorica la misura di prevenzione patrimoniale a carico dei componenti dell’organizzazione criminale.

L’analisi degli atti di indagine e della documentazione prodotta, relativi alle vicende criminali che hanno visto il coinvolgimento di tutte le persone destinatarie del provvedimento, hanno fornito quei molteplici e consistenti “elementi di fatto” dai quali l’autorità giudiziaria che ha esteso la misura di prevenzione ha tratto il convincimento che i destinatari abbiano vissuto e vivano abitualmente con i proventi delle attività delittuose poste in essere nonché che tali proventi siano stati anche impiegati per l’acquisto dei beni e per accumulare quelle ricchezze sottoposte oggi a sequestro.

Le persone destinatarie della misura risultano tra l’altro anche indagati per reati fiscali con debiti per oltre 1.079.510,98 euro. Le stesse, che non hanno mai dichiarato redditi o comunque redditi tali da garantire di soddisfare le più basilari esigenze di vita, hanno al contrario svolto attività di impresa, sempre nell’ambito dell’attività di compravendita di auto usate, risultando tutti titolari di ditte, amministratori e/o detentori di quote partecipative di società. I Carabinieri di Ancona Brecce Bianche hanno accertato che i destinatari del provvedimento hanno avuto nel corso degli anni un volume di affari sommerso per almeno 1,4 milioni di euro.

Il provvedimento, eseguito nella mattinata odierna, ha consentito di sequestrare beni immobili e mobili registrati, rapporti finanziari, nonché imprese, tutte riconducibili direttamente o indirettamente ai destinatari della misura di prevenzione. In particolare è stata sequestrata una villa dei primi del ‘900 del valore di euro un milione e mezzo, una villa con vista mare del valore di euro 2 milioni, entrambe ubicate ad Ancona, le partecipazioni societarie di 8 società, 3 concessionarie di autovetture con sede ad Ancona e nella provincia dorica, 174 veicoli, nonché conti correnti bancari e postali, per un ammontare complessivo pari ad euro 4,3 milioni.

Gli acquisti dei citati immobili – tutti effettuati mediante assegni circolari e senza accensione di finanziamenti né stipula di mutui, sono stati conclusi da persone apparentemente nullatenenti e prive di risorse reddituali ma con un’elevata liquidità da impiegare in diverse operazioni commerciali. Detta certezza, combinata al tenore di vita ostentato dai destinatari della misura di prevenzione, ha fatto ritenere sostenibile la tesi accusatoria secondo la quale detti beni sono stati ottenuti attraverso i proventi delle attività illecite emerse nel corso delle indagini e sfociate già in diverse condanne.

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