Ancona-Osimo

Ancona, Cinquestelle: proposte sull’acqua, le barriere architettoniche e i giovani

A pochi giorni dal voto tre candidati a sostegno di Enrico Sparapani, che sono Prosperi, Castellotti e Giampieri, intervengono su argomenti cari al movimento

Enrico Sparapani

ANCONA – Nei giorni scorsi alcuni candidati al futuro consiglio comunale di Ancona sono intervenuti su diversi temi che riguardano la campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle e quella del candidato sindaco Enrico Sparapani. In particolare sulla gestione delle risorse, sulle barriere architettoniche e sui giovani e l’università. «Il M5S è da sempre contrario alla privatizzazione dell’acqua e crede che la gestione pubblica del servizio idrico integrato consenta di garantire una gestione equa e sostenibile dell’acqua – spiega il candidato Francesco Prosperi –. Nel 2010 il consiglio comunale, grazie ad una nostra iniziativa, deliberò la modifica dell’art. 4 dello statuto comunale per introdurre tra i principi generali la tutela dell’acqua come bene pubblico non sottoponibile alle leggi di mercato. Per effetto di tale modifica, la proprietà e la gestione del servizio idrico comunale integrato e di tutte le acque dovranno rimanere pubbliche e costituire una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà. Per dare concretezza ai principi inseriti nello statuto nel 2017 proponemmo di inserire una rimodulazione tariffaria che avesse consentito la gratuità dei primi 50 litri giornalieri a persona, recuperando i mancati introiti sulle tariffe di coloro che consumano grandi quantitativi e tenesse conto del numero di componenti il nucleo familiare; inoltre la possibilità per il gestore, esclusivamente a fronte di una sentenza passata in giudicato, di applicare come sanzione massima, in caso di morosità del cittadino utente, la limitazione del flusso della fornitura di acqua a 50 litri al giorno a persona, quantità minima di acqua necessaria a garantire i bisogni essenziali, tra i quali sono compresi i servizi igienicosanitari di base, come stabilito dalla Organizzazione mondiale della sanità. Il principio di tariffa puntuale e rimodulata per nucleo familiare, in modo che chi meno consuma meno paga, diventa fondamentale anche per la riduzione dei rifiuti. Purtroppo la nostra città ancora non è riuscita a raggiungere l’obiettivo del 65% di rifiuti riciclati e i cittadini anconetani si trovano ancora costretti a pagare una Tari più alta di altre città più virtuose, comprensiva dell’ecotassa prevista per i rifiuti inviati in discarica. Come fare? Da sempre proponiamo lo stesso principio: chi produce meno rifiuti e differenzia meglio meno paga. Una raccolta porta a porta spinta, che consentirebbe una migliore qualità della raccolta differenziata e una tariffa premiante per coloro che producono e conferiscono meno rifiuti è la soluzione che proponiamo da quando siamo nati».

«Avvertiamo l’esigenza di portare a conoscenza la lettera che una mamma ha scritto al Comune di Ancona – prosegue il candidato Ugo Castellotti, sul tema delle barriere architettoniche –, queste le sue parole: “Sono la mamma di una ragazzina affetta da disabilità motoria, per cui utilizza, per potersi muovere, una carrozzina elettronica che lei stessa guida tramite joystick. Per il suo compleanno è venuta con le sue amiche a fare shopping lungo il corso di Ancona. Purtroppo mia figlia non è potuta entrare in nessun negozio per via dello scalino di dislivello che si trova in ogni esercizio commerciale, costretta così ad aspettare le amiche fuori dal negozio. Questa è una cosa veramente vergognosa che stento ancora oggi ad accettare come cittadina e come mamma. Basterebbe un minimo sforzo da parte del Comune o degli esercenti per garantire l’accesso a tutti. E’ come scrivere in vetrina io non posso entrare ma questa volta senza l’immagine del cagnolino ma di una persona in carrozzina. Spero vivamente che questo disagio venga preso in considerazione e risolto quanto prima”. Le parole di questa mamma sono un colpo al cuore, tuttavia è dalle sue parole che si possono trovare le soluzioni. Noi del M5S, che ci candidiamo a governare questa città, siamo consapevoli che la strada da percorrere è quella dell’ascolto e della condivisione. Esiste una normativa del 1986 conosciuta come Peba che offre gli strumenti in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini. Questa normativa può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani, e purtroppo non ha mai trovato piena attuazione soprattutto nei casi in cui si trovano coinvolti interessi pubblici e privati. Ciò non toglie che sia necessario farci promotori di iniziative che mettano in sinergia pubblico e privato. In questo caso, il pubblico potrebbe sostenere le spese di progettazione e parziale realizzazione con una minima partecipazione del privato che potrebbe anche beneficiare di esenzioni fiscali ad hoc per la realizzazione dei progetti per il superamento delle barriere architettoniche. Portare avanti queste iniziative e condurle a compimento, oltre a dare la misura del grado di consapevolezza e civiltà di una città, ci consentirebbe di dare attuazione con proposte realistiche al patto per l’inclusione, sottoscritto nei giorni scorsi con le principali associazioni cittadine che si occupano di disabilità».

Sul tema dell’università e dei giovani, infine, è intervenuto il candidato Federico Giampieri «L’offerta formativa che viene proposta dall’università è molto buona ad Ancona – spiega Giampieri –: secondo la classifica Censis, nell’edizione 2022/2023, l’Università Politecnica delle Marche è risultata prima in Italia per la qualità della didattica nel dipartimento di ingegneria dell’informazione, mentre tutti gli altri corsi universitari anconetani risiedono comunque all’interno della top 20. Evidentemente non basta: secondo l’Istat il 60% degli studenti residenti non trova attrattiva la nostra città ed è andato altrove. Inoltre, ci pervengono altri dati da alcune agenzie immobiliari che hanno riscontrato il -34% sugli affitti dedicati agli studenti. Preso atto di questa situazione, c’è una volontà politica da parte nostra di incrementare le corse della Conerobus, soprattutto nel weekend, creando nuovi tragitti notturni per gli studenti e studentesse fuori sede della periferia, incentivandoli a venire nel centro cittadino, accolti da eventi e festival che soddisfino in pieno le loro esigenze. Abbiamo intenzione di utilizzare un meccanismo tramite un’app che permetta di attivare un 10% di cashback su base annua a tutti coloro che utilizzino mezzi di trasporto pubblico locale! Mentre per gli under 35, per gli studenti di qualsiasi livello di istruzione e per tutte le categorie più deboli della popolazione, la percentuale di rientro economico annuale si attesta intorno al 15%. Se questi strumenti venissero stabilizzati nel corso dei prossimi anni, consentirebbero un cambio di mentalità da parte dei cittadini, oltre ad incentivarli a prendere l’autobus e ridurre così l’inquinamento che grava su Ancona. Infine, attiveremo per gli affitti dedicati ai fuori sede uno sportello digitale con una banca dati sempre aggiornata tra la domanda e l’offerta. Il mio obiettivo è quello di legare insieme tre temi di cui mi occuperò, ossia università, politiche giovanili e sport, istituendo un assessorato unico, il quale sia disposto ogni sei mesi ad aprire un tavolo comunale di confronto per agire insieme con i cittadini».

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