Ancona-Osimo

Ancona, dai Cinquestelle la richiesta di un tavolo tecnico sulla povertà assoluta

Ne parla il coordinatore provinciale Sergio Romagnoli che presenta col gruppo territoriale l'appello contro l'abolizione del reddito di cittadinanza

Il movimento Cinquestelle riunito stamattina ad Ancona

ANCONA – Dai Cinquestelle di Ancona parte la richiesta di un tavolo tecnico per fronteggiare la povertà assoluta, insieme a un appello al sindaco, al presidente del consiglio comunale, alla giunta ed a tutti i consiglieri contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. Presenti stamattina nella sede dei Cinquestelle di via Sanzio l’ex senatore ed attuale coordinatore provinciale Sergio Romagnoli, insieme alla rappresentante del gruppo territoriale ed ex consigliera comunale, Lorella Schiavoni, alla vice Donatella Baglioni, a tutti i referenti, ai responsabili dei diversi gruppi di lavoro, e al candidato sindaco alle ultime elezioni comunali, Enrico Sparapani. Temi trattati la riorganizzazione territoriale dei Cinquestelle, naturalmente, ma anche e soprattutto il tema della povertà assoluta.

«Stiamo riorganizzando i gruppi territoriali su tutto il territorio nazionale – ha illustrato Sergio Romagnoli –. Ancona è stato il primo della regione a costituirsi e uno dei primi a livello nazionale. Strutturandosi con i vari gruppi tematici e con i vari referenti su formazione, giovani, internazionale, progetti e comunicazione, è il gruppo più strutturato e organizzato all’interno della regione Marche e ben piazzato anche a livello nazionale. Molto importante oggi il discorso della partecipazione: fondamentale perché stanno partendo tutte le logiche che sono alla base per attivarci sui vari argomenti specifici. Per concretizzare, di fatto, la buona politica. Siamo finalmente riportando la buona politica al centro del dibattito nazionale per la dignità di tutti. Mi piace molto questa raccolta firme sul salario minimo e questa mozione sul reddito di cittadinanza, perché di fatto sono atti che abbiamo voluto per assistere la dignità di tutti, perché andiamo contro la povertà assoluta».

Romagnoli ha proseguito quindi sul reddito di cittadinanza e sulla richiesta di un tavolo che affronti il tema della povertà assoluta: «Il reddito di cittadinanza è stato disegnato come uno strumento per le politiche attive che non funzionava. Tutto è migliorabile, non abbiamo la pretesa di fare le cose migliori al mondo. Abbiamo fatto uno strumento, eravamo in infrazione con l’Europa perché non avevamo nessuno strumento contro la povertà assoluta. La mozione che presentiamo e che mettiamo a disposizione di tutto l’arco politico di Ancona, serve per dire che lo strumento del reddito di cittadinanza è uno strumento contro la povertà assoluta che i dati dicono che sta aumentando pericolosamente, strumento che prevede tutta una serie di passi. Era uno strumento per chi non ha soldi sul conto corrente, per chi non ha casa, per chi non ha lavoro. Cinque milioni di persone davvero in situazione problematica di dignità propria e della propria famiglia».

La richiesta all’amministrazione comunale: «Chiediamo che il Comune si attivi nei confronti della Regione per evidenziare la difficoltà che ha anche il Comune stesso, che si ritrova a non avere quelle entrate dagli affitti pagati dalle persone in difficoltà, perché una parte del reddito di cittadinanza era per l’affitto dovuto per le case popolari e altro. Un problema di entrate e di gestione dei servizi sociali che si amplifica in modo sostanziale. Ma poi chiediamo un tavolo tecnico, interno al Comune e in tutti i Comuni d’Italia, sulla povertà, sulla situazione dei cittadini del proprio territorio, un tavolo che monitorizzi e controlli questa situazione per attivarsi con i servizi sociali fino ad arrivare ai centri per l’impiego, per ridare loro vita in modo che siano il più possibile vicini ai cittadini, alle aziende e al lavoro in generale. Una mozione importante che non può tradursi in una battaglia politica. Non è questione di colori, è una battaglia per la dignità di tutti. Chiamatelo in modo diverso, fate quello che volete, ma facciamo qualcosa per chi è in difficoltà. Il movimento Cinquestelle si aspetta questo».

«Il movimento Cinquestelle nazionale si sta riorganizzando in tutti i territori – ha quindi illustrato Lorella Schiavoni – e per questo è stato stipulato un regolamento per la costituzione e il funzionamento dei gruppi territoriali. Localmente nelle Marche abbiamo il coordinatore regionale che è Giorgio Fede, il coordinatore provinciale Sergio Romagnoli e con questi gruppi territoriali c’è la struttura interna che è formata dal rappresentante del gruppo, che per Ancona sono io, e da tre referenti, uno alla formazione, uno ai progetti e uno alla formazione giovani. Noi ci siamo avvantaggiati, con diverse riunioni, e abbiamo costituito anche dei gruppi di lavoro, come il gruppo comunicazione e il gruppo internazionale. Quest’ultimo è l’unico gruppo di lavoro presente nei gruppi territoriali di tutta Italia, abbiamo la fortuna di avere come candidato consigliere Nahid che è rappresentante della comunità bengalese e che farà da collante tra le varie comunità straniere presenti ad Ancona per favorire inclusione e collaborazione. Cosa fa nello specifico il gruppo territoriale: porta avanti i temi che si rilevano nel nostro territorio. Dobbiamo essere vicini ai cittadini, avere banchetti, promuovere eventi con argomenti cari al movimento Cinquestelle nazionale, come la battaglia contro la povertà assoluta, sulla dignità con la raccolta firme sul salario minimo garantito, e portiamo avanti il reddito e la pensione di cittadinanza in favore delle famiglie che sono in difficoltà e tanto altro ancora. Sempre presenti pur non stando nel consiglio comunale. Cosa che stiamo già facendo, abbiamo fatto 22 banchetti da fine settembre, abbiamo raccolto circa 1800 firme e oggi abbiamo il secondo plico di firme per il salario minimo garantito che consegniamo al coordinatore provinciale che lo porterà a Roma».

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