Ancona-Osimo

Clima, l’agricoltura guarda alle nuove tecnologie e al miglioramento genetico

Oggi con il clima che cambia ad una velocità esponenziale l'agricoltura guarda alle nuove tecnologie per affrontare questa evoluzione

ANCONA – Le immagini delle esondazioni del Lambro e del Seveso in Lombardia riaccendono i riflettori sul cambiamento climatico che nel Paese si sta manifestando nelle due diverse facce, al Nord con piogge alluvionali e al Sud, in Sicilia, con un preoccupante stato di siccità.

Nelle Marche, dopo la fase di preoccupazione per l’ascolano dove le scarse piogge e l’inverno mite facevano temere un quadro siccitoso, le ultime precipitazioni hanno regalato una ‘boccata di ossigeno’. Oggi con il clima che cambia ad una velocità esponenziale l’agricoltura guarda alle nuove tecnologie per affrontare questa evoluzione. «L’estremizzazione del clima, che si sta manifestando con l’alternanza di periodi siccitosi a periodo di piogge intense in breve tempo, ci impone di fare di necessità virtù» dice Stefano Mazzoni, referente Coldiretti per le province di Ascoli Piceno e Fermo.

Gli agricoltori nelle Marche sta puntando su due strade: sull’agricoltura di precisione che sfrutta le tecnolgie più moderne e l’intelligenza artificiale, per fronteggiare il cambiamento climatico ottimizzando le risorse e monitorando le colture, e sulle tecniche Tea (tecniche di evoluzione assistita). Droni, sensori e sistemi satellitari vengono impiegati nell’agricoltura per monitorare campi e vigneti. I sensori sono in grado di rilevare il grado di umidità del terreno, come anche lo stato di nutrizione delle colture per utulizzare in maniera ottimizzata i prodotti. I sistemi satellitari permettono di guidare i trattori a distanza.

Insomma il futuro dell’agricoltura è già qua e gli agricoltori si avvalgono con sempre maggiore frequenza della tecnologia. «Moltissime aziende agricole nelle Marche usano questi sistemi, specie tra chi coltiva frutta e verdura – prosegue Mazzoni -ma si andrà verso un uso sempre più diffuso: basti pensare che in inverno alcuni agricoltori sono stati costretti ad irrigare il grano, non era mai accaduto finora». Le Tea, tecniche di evoluzione assistita, sono invece l’ultima frontiera in agricoltura: si tratta di tecniche che «permettono di rendere le varietà più resistenti alle malattie attraverso la cisgenetica, introducendo cioè geni di resistenza nelle specie. Non si tratta di creare colture ogm – precisa – ma solo di aumentare la resistenza delle colture».

Mazzoni spiega che le tecniche di evoluzione assistita «hanno avuto il via libera dal Parlamento Europeo. In Italia per adesso si sta conducendo una piccola sperimentazione, ma sicuramente è la frontiera del futuro per resistere al cambiamento climatico e alle sue conseguenze». Al momento la situazione nel nostro territorio «è sotto controllo dal punto di vista della siccità, ma i sensori nei campi stanno già rilevando un inizio di mancanza d’acqua nel terreno. Se dovessero arrivare temperature elevate nel giro di poche settimane e senza precipitazioni allora potremmo rischiare una condizione siccitosa, specie per le colture estive come girasole e mais. Per ora – conclude – ci salva il fatto che il caldo non sia ancora arrivato».

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