ANCONA – Mancanza di parcheggi e caos nella viabilità: la situazione al porto di Ancona è diventata insostenibile. È il grido di allarme lanciato da Confartigianato Trasporti sulla condizione di grave dissesto viario che interessa già da diverso tempo Zipa e porto e sulla carenza di parcheggi per auto e camion.
Strade groviera, come le ha definite la Confartigianato in una nota, molto pericolose e causa di continui danni ai mezzi circolanti. Un pessimo biglietto da visita per la città.
Una situazione per la quale Confartigianato Trasporti, aveva già chiesto un intervento finanziario dell’Autorità Portuale per la rimessa a nuovo delle strade di ingresso e di quelle dentro al porto. Richieste che erano state ribadite anche a fine agosto, in occasione di un tavolo riunitosi presso l’Autorità Portuale con la presenza del Comune e della Capitaneria di Porto, nel quale era stato chiesto anche il completamento del PRP, Piano Regolatore Portuale. Su questo il Comune di Ancona avrebbe dovuto presentare entro settembre un piano con proposte concrete, ma «a tutt’oggi è rimasto tutto fermo – scrive Confartigianato – Ancora ferma è la demolizione della cosiddetta incompiuta presente nella nuova darsena che secondo il recente appalto di giugno, doveva essere demolita entro settembre e liberare piazzali per circa 10.000 mq di darsena da mettere a disposizione degli operatori portuali. Crediamo che su queste questioni si debba operare con grande energia perché il porto rischia di esplodere e le imprese non possono perdere ulteriori opportunità e subire gravi danni ai mezzi che debbono essere sottoposti a continue manutenzioni, ma anche per i rischi sempre maggiori di incidenti che potrebbero essere anche mortali, ma anche per una questione di sicurezza».
Per Confartigianato Trasporti & Logistica serve un nuovo piano regolatore portuale e del traffico, parcheggi ed uno specifico stanziamento dell’Autorità Portuale per le manutenzioni delle strade interne e di accesso utilizzando i fondi pagati dagli autotrasportatori nei diritti di imbarco e sbarco.
«La nautica del lusso sta andando bene e questo è un bene per la città, è un segno di vitalità che non può che renderci felici, però occorre trovare una soluzione al problema dei parcheggi selvaggi fuori dai cantieri, dato che negli spazi interni non trovano aree da adibire a questo scopo – spiega l’amministratore delegato di DPA Logistica Guido Giambuzzi – La soluzione non può essere quella di spostare le altre attività adiacenti alla cantieristica del lusso, che oltretutto preesistevano, ma va trovata nell’ambito di un confronto tra Autorità di Sistema Portuale, Comune e RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per individuare aree da adibire a parcheggio e successivamente costruire un sovrappasso pedonale che colleghi le due sponde della strada. L’Autorità di Sistema Portuale ha fatto un uso intelligente dello Scalo Marotti spostandovi il traffico dei mezzi pesanti perché si doveva liberare il Waterfront: è giusto che la città goda del porto, ma è anche giusto che il porto riesca a portare avanti le proprie attività. Per far questo però servono spazi ulteriori da adibire a parcheggio anche in strutture multipiano. Non vorremmo vedere attività, preesistenti la cantieristica di lusso, costrette ad ipotizzare una delocalizzazione. Non mi sembra una soluzione adeguata. Visto che i cantieri non vogliono ospitare le auto con tutto l’indotto che generano, si può anche pensare ad un eventuale collegamento con la linea Conerobus in via Mattei, portando i parcheggi allo scambiatore degli archi con un bus navetta».
«Se succedono incidenti anche leggeri – spiega Paolo Longhi Presidente di Confartigianato territoriale di Ancona – si rischia di bloccare l’unico accesso al porto internazionale di Ancona; se succedono incidenti gravi, sarebbe la paralisi totale. Una crescita quella della cantieristica e di attività di logistica indirizzata all’internazionalizzazione necessaria per le attività portuali che deve essere accompagnata con adeguate soluzioni per ampliare la quantità di parcheggi che già erano insufficiente prima. Ora invece ci sono file di vetture parcheggiate su ambi i lati sia nella strada interna della Via Mattei, dedicata alle imprese insediate nella zona, sugli spazi riservati ai TIR».
Nonostante la positiva crescita delle imprese della cantieristica di lusso, osserva Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato Trasporti, «si sono ridotti gli spazi destinati a parcheggio e lungo la Via Mattei alla Zipa il caos viabilistico e camionistico è diventato insostenibile». Confartigianato intanto ha annunciato che se, dal tavolo previsto per il prossimo 29 novembre, non ci saranno risposte concrete, sarà costretta a sottoporre agli imprenditori l’indizione di una manifestazione di protesta anche con il fermo dei mezzi.