Ancona-Osimo

Ancona, consiglio comunale aperto sul commercio. Le associazioni: «Ora canoni agevolati e marketing»

Confronto tra le parti nella seduta a cui ha partecipato anche l'assessore regionale allo Sviluppo economico Mirco Carloni. Ecco le richieste dei commercianti

La seduta del consiglio comunale a Palazzo degli Anziani

ANCONA – Arriva in aula il Consiglio comunale aperto a tema commercio. Confronto tra commercianti, categorie del settore, Giunta e Consiglio per individuare le strategie per traghettare i piccoli imprenditori fuori dalla crisi.

È stata una seduta del consiglio comunale interamente dedicata al commercio e alle micro attività, quella che ieri, lunedì 15 marzo, ha impegnato il Consiglio comunale dorico riunito in teleconferenza assieme a rappresentanti del commercio locale, gli organi di categoria e i sindacati. La convocazione era stata richiesta più di un anno fa, prima ancora che scoppiasse la pandemia che ha inferto un ulteriore colpo ad un comparto che già lamentava una crisi sistemica iniziata ben prima del dramma degli ultimi mesi.

Le piccole e medie imprese denunciavano infatti già da anni difficoltà. A riassumere gli ultimi dieci anni l’intervento del segretario della Cna di Ancona Andrea Cantori: dal 2011 ad oggi ad aver chiuso l’attività sono 444 imprese, segnando un calo del 15% circa delle attività doriche. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare non è stato in questi dieci anni il 2020 l’anno con più chiusure, solo quarto in questa classifica (nel 2018 -4,42%; 2019 – 2,77%; 2012 -1,65%; 2020 -1,64%). Secondo Cna a salvare molte della aziende sarebbero stati: la liquidità agevolata sotto varie forme (statale, regionale); il rinvio di molte scadenze al 2021 (mutui, contributi, etc.); i ristori (sotto varie forme) provenienti, anche questi, da più parti (Stato, Regione, Comune). Misure locali e nazionali che hanno permesso alle imprese di resistere, ma ai quali dovranno seguire misure, incentivi bandi e iniziative che permetteranno alle piccole e micro imprese di risollevarsi.

Misure che anche la Regione è pronta a mettere in campo, come testimoniato dal vicepresidente regionale e assessore allo Sviluppo economico Mirco Carloni, che annuncia come ai 10 milioni messi a disposizione delle micro imprese nel 2020 seguiranno bandi per il fondo unico del settore commercio rivolti a progetti di riqualificazione. L’argomento sarà anche oggetto di discussione della Commissione attività produttive, presieduta in questo momento dalla Regione Marche, che al termine della settimana porterà l’esito della propria attività al Ministro Giorgetti.

«Accelerare il più possibile le vaccinazioni» l’appello rivolto ad Acquaroli dal presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini che propone di utilizzare anche le associazioni di categoria per portare avanti una vaccinazione mirata e strategica e lo strumento dei Confidi per agevolare gli investimenti tessuto imprenditoriale.

Molto sentite le testimonianze dei rappresentanti dei commercianti che hanno partecipato al Consiglio. Dai commerciati è arrivata la richiesta di un sostegno immediato alle imprese, ma anche di un piano a lungo e medio termine per sostenere il commercio e l’artigianato locale a fronte della grande distribuzione e dell’ e-commerce, colossi difficilmente affrontabili dalle piccole imprese.

Tre quindi le strade individuate dal Consiglio comunale. Queste: sensibilizzare i cittadini al consumo locale tramite azioni di marketing e iniziative artigiani e culturali. Stanziare fondi e finanziamenti alle imprese, diminuire il peso dei contributi locali e intervenire con agevolazioni per canoni calmierati. Investire sulla promozione del territorio e degli eventi di richiamo nazionale e nel decoro urbano.

Tra i punti in programma ad avere un impatto immediato sarà sicuramente quello che prevede l’estensione fino al 2023 delle agevolazioni previste sui dehor per alimenti e bevande e mercati al coperto e all’aperto. Imminenti gli stanziamenti sia della Regione che del Comune, che ne prossimi mesi dovrebbero aiutare commercianti e piccoli artigiani ad investire nelle proprie attività per farsi trovare pronti alla ripartenza.

A più lungo termine appaiono invece i propositi di intervento dell’autorità comunale sui canoni di locazione. Le intenzioni indicate dal Consiglio sono quelle di intervenire con agevolazioni sulla Tari ai proprietari che affitteranno i propri locali piuttosto che lasciarli sfitti e la possibilità di individuare dei canoni agevolati per locali vuoti in zone strategiche.

A medio e lungo termine saranno le iniziative di sensibilizzazione e promozione del territorio. Azioni che inevitabilmente dovranno attendere la fine dell’emergenza covid e che andranno sviluppate con continuità. In questo ambito sembrano proporsi come modelli quello del BiAnconAtale e quello della promozione culturale proposta per Ancona Capitale della Cultura. Due iniziative che hanno riscosso l’interesse e il plauso di commercianti e associazioni di categoria.

Ad emergere dalle testimonianze dei commercianti, sindacati, imprenditori e associazioni, non è tanto una mancanza di fiducia nel futuro, quanto una concreta preoccupazione per il presente. Per molti riuscire a non abbassare per sempre la serranda sarà questione di mesi e in alcuni casi anche di settimane, se gli aiuti, ed in particolare i ristori, non dovessero arrivare in tempo ad evitare la chiusura definitiva.