ANCONA – Sciolta la tensione di una campagna elettorale anomala, giocata in una stagione di per sé inusuale, sia per il periodo estivo che per la pandemia covid, i nuovi eletti in consiglio regionale si apprestano ad affrontare il loro mandato un pò come se si trattasse del primo giorno di scuola. Ma tra i nuovi rappresentanti, alcuni dei quali più o meno noti, ci sono anche politici di lunga data.
Nella circoscrizione di Ancona, sono stati eletti Antonio Mastrovincenzo (Pd), Manuela Bora (Pd), rispettivamente ex presidente del Consiglio regionale, ed ex assessora alle Attività produttive, Fondi Ue e Pari opportunità. Tra le schiere di coloro che siederanno sugli scranni di Palazzo Leopardi ci sono anche Carlo Ciccioli (Fdi), “uomo” politico di lungo corso, ex consigliere comunale, regionale, deputato con Alleanza Nazionale, ed ex coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni, e poi Dino Latini (Udc-Popolari Marche), ex sindaco di Osimo, già Consigliere regionale ed esponente del mondo civico regionale. Insomma, entrambi politici navigati.
Tra l’altro, il nome di Carlo Ciccioli circola fra quelli in ballo per un assessorato. Chiaro che in caso di incarichi per i consiglieri eletti, scatterebbe il ripescaggio dei primi non eletti, fra i quali ad esempio Linda Elezi (Lega) e Goffredo Brandoni (Fdi), gettando un occhio solo sulla provincia di Ancona. Ma sorprese potrebbero esserci anche in casa Forza Italia, con una partita aperta fra il dorico Daniele Silvetti e il fanese Stefano Aguzzi, entrambi papabili per un assessorato, ma è una battaglia che si gioca nei circoli romani del partito berlusconiano.
Carlo Ciccioli fa subito le sue precisazioni: «Se avrò un ruolo nella gestione diretta del governo regionale mi occuperò dei temi in maniera trasversale – dichiara – , mentre se il mio ruolo sarà in Consiglio, mi impegnerò sia sul fronte delle proposte che del controllo degli atti del governo». I temi sono quelli storici del suo impegno: sanità, cultura, infrastrutture. «Le Marche devono uscire dall’isolamento e dare l’immagine di una identità diffusa. Poi c’è la sanità da ristrutturare».
«Ringrazio gli elettori che mi hanno dato fiducia e tutti coloro che hanno creduto nella mia candidatura che è una candidatura del territorio per il territorio – dichiara Dino Latini – Sanità, terremoto, interventi per il lavoro, saranno la spina dorsale della mia attività in Consiglio regionale». Latini annuncia anche di voler «essere presente in mezzo alla gente, per portare il mio contributo e dare aiuto alla popolazione».
Tra gli eletti in quota Lega ci sono Mirko Bilò e Chiara Biondi, due esponenti con alle spalle un ventaglio di esperienze nutrito. «Sicurezza, protezione civile, ma anche turismo e infrastrutture, insieme alla valorizzazione delle eccellenze produttive della regione, come manifattura e cantieristica navale di lusso».
È soprattutto su questi temi che il neo eletto consigliere regionale della Mirko Bilò intende concentrare il suo impegno in Consiglio regionale. Vice dirigente della Digos di Ancona, ex sindaco di Numana, componente della giunta del Parco del Conero e tra i fondatori dell’associazione Riviera del Conero, componente Anci e Ancri, Bilò ha alle spalle oltre 20 anni di esperienza come amministratore locale.
Una figura che raccoglie consensi in maniera trasversale, non solo nel centrodestra, ma anche nel centrosinistra: il suo nome circola infatti tra i papabili per la presidenza del Consiglio regionale, ritenuto profilo super partes.
Quota rosa in casa Lega con la fabrianese Chiara Biondi. Anche per lei si vocifera aria di incarico e addirittura potrebbe scattare l’assessorato. «Ricostruzione, Sanità, Lavoro», sono i temi che saranno al centro del suo impegno che «intendo perseguire anche nel comprensorio montano, che tanto ha contribuito alla mia elezione. Sicuramente anche gli aspetti riguardanti le infrastrutture e la sicurezza avranno, per quel che mi riguarda, un’attenzione particolare. Aspettiamo l’insediamento ufficiale per poi cominciare a lavorare pancia a terra, come piace fare a noi della Lega». Biondi è avvocato.
Eletto in casa Fratelli d’Italia Marco Ausili, insegnante e consigliere comunale ad Ancona.
«Con massimo impegno darò il mio contributo alla realizzazione del progetto che la nostra coalizione ha presentato in campagna elettorale – spiega – , ponendomi al servizio del presidente Acquaroli. Vorrei insistere su temi a me particolarmente cari, come la difesa delle nostre radici, il sostegno ai giovani per combattere l’esponenziale emigrazione giovanile, puntando su lavoro e costruzione delle famiglie, nonché sull’ammodernamento delle Polizie Locali per la maggiore sicurezza del nostro territorio, e il sostegno alle attività tradizionali come la caccia e la pesca. Il tutto richiamando il metodo di un agire politico basato sull’ascolto e la sintesi».
Tra i banchi dell’opposizione, ci sono Luca Santarelli (Rinasci Marche) e Simona Lupini (Movimento 5 Stelle). «Intendo proseguire sul percorso già avviato dal consigliere regionale Sandro Bisonni che mi ha preceduto» dichiara Luca Santarelli, eletto nella compagine politica del centrosinistra nata dall’unione di Verdi, + Europa e civici. Infermiere specializzato in neuroscienze e in servizio all’ospedale di Torrette, Santarelli (di Senigallia) ha le idee ben chiare e punta la barra dritta in direzione delle battaglie ambientali e della sostenibilità. Plastic-free, incentivi per la mobilità sostenibile e salute dell’ambiente marino sono i fronti sui quali annuncia fin d’ora il suo impegno. Ma accanto a questi c’è anche la sanità: «È necessario potenziare la figura dell’infermiere di famiglia che in maniera capillare deve affiancarsi al medico di medicina generale per gestire a domicilio quei pazienti per i quali si può evitare l’ospedalizzazione». Fondamentale poi incrementare i percorsi di formazione e ampliare il ventaglio delle possibilità di intervento per gli Oss, ma anche rivedere i percorsi di accreditamento delle strutture sanitarie residenziali.
Per il Movimento 5 Stelle, entrano in Consiglio regionale Simona Lupini, eletta nella circoscrizione di Ancona e Marta Ruggeri, eletta nella circoscrizione di Pesaro Urbino, mentre il candidato governatore Gian Mario Mercorelli non ce l’ha fatta.
Lupini, fabrianese, è una psicoterapeuta, dirigente psicologa Asur, assessora ai Servizi alla persona, Istruzione, Pari opportunità e consigliera dell’Ordine degli psicologi. Parole chiave del suo impegno saranno il fronte sociale e sanitario «dove c’è da rimettere mano» osserva, specie nelle aree dell’entroterra marchigiano «abbandonato», aree che «hanno sempre un pò sofferto la mancata vicinanza con il capoluogo. Le Marche sono una regione al plurale perché molto sfaccettata e con esigenze diverse – prosegue- Ora occorre confrontarsi con tutti i territori per cercare di raccogliere la voce di tutti». L’altro filone sarà quello del lavoro, per cercare di contrastare una crisi profonda che «colpisce tante famiglie, mettendone in ginocchio molte e andando ad incidere sul loro benessere».