Ancona-Osimo

Consultori nelle Marche, Bora (Pd): «Se non saranno pubblici e liberi ci mobiliteremo»

Scontro in Aula tra la consigliera del Pd e quella di Fratelli d'Italia sui consultori. I dem chiedono più personale e risorse, e la pillola abortiva. Saltamartini assicura l'impegno della Giunta per il rilancio

ANCONA – «L’attuazione dei Consultori familiari è all’attenzione della maggioranza». Lo ha assicurato la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, presidente della IV commissione sanità. Il tema è stato al centro della seduta del consiglio regionale, in seguito ad una interpellanza avanzata dal Pd per lo stato di attuazione della normativa regionale dei consultori familiari.

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd

«Ci siamo trovati di fronte a una loro non piena operatività, anche con carenza di personale» rimarca Leonardi che ha aggiunto «si tratta di una materia da attenzionare ed è nostra intenzione procedere nella massima celerità».

Il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo, primo firmatario dell’interpellanza, ha sottolineato che «i consultori familiari pubblici svolgono servizi fondamentali per donne, minori e famiglie. Nelle Marche purtroppo sono fortemente sottodimensionati rispetto ai parametri previsti dalla normativa e l’organico così ridotto rende difficile garantire interventi mirati ed efficaci». Mastrovincenzo ha chiesto alla Giunta regionale di aggiornare i parametri organizzativi e di dare mandato all’Asur di bandire concorsi per l’assunzione di ginecologi non ospedalieri, psicologi psicoterapeuti, assistenti sociali ed ostetriche non ospedaliere.

Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità

L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini nel suo interventi di replica al consigliere Pd ha spiegato che l’obiettivo della Giunta regionale è quello di «rilanciare la funzione dei consultori familiari come luogo privilegiato», un tema che – ha affermato – «abbiamo portato sul tavolo delle concertazioni per l’applicazione delle risorse Pnrr» valutando se queste strutture «potessero essere inserite nelle case di comunità e negli ospedali di comunità, ma la discussione è ancora in atto in seno alla Conferenza Stato Regioni». Inoltre ha assicurato che «riprenderemo presto il tema» ed ha ricordato che è giacente in commissione un progetto di legge per il rilancio dei consultori.

Manuela Bora, consigliera regionale Pd

La consigliera del Pd Manuela Bora, che ha proposto e si è occupata della stesura dell’interpellanza, ha spiegato che «mancano figure professionali, spazi e risorse» nei consultori ed ha rimarcato che le proposte di legge giacenti in IV commissione sono due, una delle quali avanzata proprio dalla dem.

Aumento delle risorse, assunzioni e una revisione della normativa che rafforzi il ruolo dei consultori e ne ridisegni le funzioni rispetto anche alle novità recenti introdotte dalle normative, come ad esempio la possibilità di distribuire la pillola Rsu486 (cosiddetta pillola abortiva) nei consultori, sono tra le richieste avanzate dalla consigliera Bora, che ha attaccato la presidente della IV commissione Leonardi per la mancata nomina, dopo un anno dalla presentazione della pdl, dei relatori del provvedimento e per l’avvio delle audizioni senza esserne stata coinvolta.

Sull’applicazione delle linee guida ministeriali per la somministrazione della Ru486 anche nei consultori si era mobilitata già un anno fa la rete femminista delle Marche Molto più di 194 organizzando una serie di manifestazioni e unendosi, negli ultimi mesi, con i movimenti di altre regioni (Piemonte, Umbria, Abruzzo) che sostengono i diritti femminili per la piena applicazione della legge che regola l’interruzione volontaria di gravidanza. «Vigileremo – conclude Bora – e ci mobiliteremo se il consultorio non dovesse essere più pubblico né libero».

La presidente della IV Commissione sanità regionale Elena Leonardi

«Spiace constatare come si preferisca lanciarsi in sterili polemiche politiche pur di apparire, dimenticando la sostanza dei fatti», replica Leonardi riferendosi all’attacco della consigliera dem che definisce «privo di qualsiasi fondamento, visto che proprio la consigliera del Pd è stata da me nominata come relatrice di minoranza della PdL 16 a sua prima firma».

«Come ha ribadito chiaramente l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – osserva – è intenzione della Giunta procedere a una Pdl che, ovviamente la Bora dovrebbe sapere, diventerà il testo base sul quale la Commissione che presiedo inizierà il lavoro per far approdare presto il testo in Aula. Ciascuno con le proprie sensibilità avrà, quindi, tempi e modi per discuterne democraticamente attraverso le audizioni con tutti i soggetti che hanno interesse su questa materia». In tal senso ha ribadito che «l’iter in Commissione inizierà, come prevedono i regolamenti, non appena giungerà il testo della Pdl approntato dalla Giunta regionale».