ANCONA – È giro di vite su contraffazione e abusivismo. I militari della guardia di finanza del Comando Provinciale di Ancona negli ultimi 3 mesi hanno intensificato il controllo economico-finanziario sul territorio.
Sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle la contraffazione e l’abusivismo che d’estate registrano un exploit nelle località costriere in concomitanza con il picco dei turisti. Novecento i controlli messi a segno nella provincia dorica che hanno vagliato anche la sicurezza dei prodotti, dichiarando guerra aperta all’abusivismo commerciale, al lavoro nero, al possesso di stupefacenti, alla circolazione transfrontaliera di valuta e alle violazioni alla convenzione “Cites” sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione.
Un’operazione, quella delle fiamme gialle, che ha portato alla scoperta di 33 lavoratori in nero o con pagamenti “fuori busta”, fra i quali anche 2 minori.
Denunciati 3 datori di lavoro, su 230 interventi specifici nella materia.
La finanza ha individuato 63 venditori abusivi e 14 affitti “in nero”; ha sequestrato 500mila articoli contraffatti; ha identificato 40 persone nel corso di accertamenti sui flussi di denaro tramite “money transfer” (su 25 interventi).
Ha inoltre intercettato 200mila euro non dichiarati presso il porto di Ancona e l’aeroporto di Falconara, oltre a 12 violazioni in materia di movimentazione transfrontaliera di capitali che è sfociato con il sequestro di oltre 22mila euro.
Ancora tra porto e aeroporto sono stati eseguiti 282 controlli nell’ambito della Ites, la convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, con la denuncia di due persone. Altre 3 persone sono state denunciate e segnalate in Prefettura per possesso di droga.