ANCONA – Prosegue il lavoro di contrasto all’immigrazione clandestina, per far sì che soggetti socialmente pericolosi siano allontanati dal territorio nazionale, attraverso un forte impiego di mezzi e risorse. Terzo rimpatrio in poco più di tre giorni per l’Ufficio Immigrazione della Questura di Rimpatrio. Si tratta del ventinovesimo accompagnamento in frontiera realizzato dall’inizio dell’anno ad oggi.
Ad essere allontanato dal territorio nazionale è stato un cittadino albanese classe 1986. Il soggetto, ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, era stato destinatario della misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio dello stato disposta dall’Autorità Giudiziaria. Pertanto, ieri pomeriggio 4 ottobre i poliziotti della Questura di Ancona, hanno prelevato lo straniero dalla casa circondariale di Ancona e lo hanno condotto fino alla frontiera aerea di Roma – Fiumicino. L’albanese si trovava recluso presso il carcere di Montacuto per precedenti in tema di droga e lesioni personali.
Scortato dal personale specializzato dell’Ufficio Immigrazione, il cittadino straniero è giunto a Tirana durante la notte. Il Questore di Ancona Cesare Capocasa: «Le operazioni di rimpatrio degli stranieri pericolosi ed irregolari consentono di allontanare fisicamente dal nostro territorio soggetti che altrimenti continuerebbero a delinquere. Ciò consta un impiego di risorse notevoli ma ciò è possibile solo grazie all’impegno profuso dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato che accompagnano materialmente gli stranieri fino ai loro Paesi di origine, per poi fare rientro in Italia al termine dell’operazione».