ANCONA – «L’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, consapevole del delicato momento, sta verificando le strategie da condividere con il SSR (Sistema Sanitario Regionale, ndr), atte a superare quanto segnalato». Così in una nota stampa l’Azienda, riferendosi alla questione sollevata nei giorni scorsi dalla Rsu di Torrette, che aveva acceso i riflettori sull’imminente scadenza (30 aprile 2023) di 500 dipendenti del comparto (infermieri, tecnici e amministrativi) con contratto a tempo determinato.
«Tutto quello che è stato evidenziato dalla Rappresentanza Unitaria Aziendale (Rsu) – prosegue la nota – rappresenta una criticità già nota nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale». La Rsu aveva chiesto la stabilizzazione dei precari, evidenziando che i dipendenti con contratto in scadenza «rappresentano il 16% del personale complessivo del comparto, che conta in totale 3.100 dipendenti, una quota rilevante per l’azienda».
Il rischio sottolineato dalla coordinatrice Laura Cesari è quello, in caso di mancato rinnovo, di dover «pensare di rimodulare l’assistenza fornita ai pazienti».