ANCONA – Si apre il 16 giugno a Colli del Tronto la 32esima Convention mondiale delle Camere di Commercio
Italiane all’estero e Meeting dei Segretari Generali. In quell’occasione le Marche ospiteranno le rappresentanze imprenditoriali del mondo, 80 Camere di Commercio di 59 paesi. Dal 16 al 20 giugno gli Stati Generali dell’Internazionalizzazione, un evento di grande importanza per le Marche che hanno l’occasione di presentare la propria realtà economica su una vetrina internazionale e una possibilità importante per le piccole e piccolissime imprese di essere protagoniste nei mercati internazionali. L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma, alla sede di Unioncamere di piazza Sallustio, dove era presente anche il presidente del sistema nazionale camerale, Andrea Prete.
Con l’occasione sono stati presentati anche i dati dell’export del I trimestre 2023, dai quali risulta un incremento in tutte le province, con una lieve flessione del pesarese. «Le esportazioni valgono 8.066,0 milioni di euro, un incremento dovuto agli articoli farmaceutici-chimico-botanici, che segnano l’andatura delle esportazioni qui come altrove in Italia. Il segno più, anche al netto di questo comparto, nelle Marche ci dice che il sistema produttivo è vivo, vigile e reattivo quando ci sono gli stimoli giusti» dice il presidente di Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini.
«I dati diffusi confermano che l’export italiano continua a tirare la nostra economia – dice -. Ma non aumenta il numero delle pmi che operano sui mercati esteri. La nostra stima è che ci siano almeno 45.000 pmi che esportano saltuariamente e che avrebbero le potenzialità per farlo con continuità. Ma devono essere aiutate e il sistema camerale può rappresentare un aiuto importante per far questo insieme agli altri soggetti istituzionali preposti».
Il presidente della Camera di Commercio delle Marche ha sottolineato «la compattezza istituzionale per portare il sistema dell’internazionalizzazione a misura delle imprese che vogliamo rappresentare». Sabatini ha ricordato che si sono iscritte oltre 360 imprese per gli incontri con gli operatori, «numeri importanti – ha detto – che fanno vedere che il sistema imprenditoriale delle Marche, pur fra mille difficoltà, risponde in maniera egregia a qualsiasi sollecitazione che dia la possibilità di poter interagire con il sistema camerale e con i suoi attori collegati come le camere estere».
«Alla chiamata di Camera Marche – ha aggiunto Sabatini – gli imprenditori hanno risposto con grande slancio e in modo omogeneo da tutte e cinque le province; si tratta soprattutto di PMI che, oltre a costituire l’ossatura del tessuto economico marchigiano, sono quelle che più hanno necessità di supporto nella partita dell’internazionalizzazione. Oltre alle imprese si sono iscritte agli incontri anche Associazioni di Categoria che le aggregano. I protagonisti dell’economia del territorio sono presenti agli Stati Generali e agli incontri. Portiamo il mondo nelle Marche e le Marche non aspettano altro. Sono rappresentati tutti i settori produttivi, a partire dalle imprese turistiche. Massiccia presenza di agroalimentare, moda e subfornitura meccanica; non mancano le start up innovative (che Camera Marche porterà nel territorio ascolano anche il 29 giugno, con SMAU Marche) e spin off universitari. Le imprese che si sono iscritte sono interessate soprattutto a trovare partner tecnici, fornitori di materie prime e soprattutto a orientare il proprio export verso nuove destinazioni. Tra le Camere estere più richieste dagli imprenditori marchigiani quelle di New York, Tokyo, Dubai, Francoforte, Amsterdam e Singapore. Il giorno 20 poi la Camera di New York presso la sala Iris del Casale organizza un incontro specifico le grandi imprese dell’agroalimentare». «Abbiamo la possibilità di avere il mondo nelle Marche» ha concluso.
Il presidente di Assocamere estere Mario Pozza alla prima convention mondiale, ha sottolineato la grande opportunità di sviluppo per le pmi fornendo i numeri del sistema camerale all’estero che ha più di 100 anni: «Avremo 80 camere presenti in rappresentanza di 59 paesi, 174 delegati, 56 presidenti, 70 segretari generali e 48 collaboratori». «Il made in Italy piace perché piace il modello italiano di fare impresa» ha detto spiegando che l’evento può far crescere i numeri. «L’abbiamo fatta nelle Marche (la convention, ndr) perché le Marche è una regione molto produttiva – ha detto -, la regione delle piccole e medie imprese».
«Sono già programmati oltre 1.370 incontri personalizzati con 260 imprese che vogliono internazionalizzarsi, e le Camere hanno mostrato quest’anno un fortissimo interesse nei confronti del tessuto imprenditoriale marchigiano partecipando attivamente nella programmazione degli incontri B2B, a conferma della forte interconnessione che la rete camerale italiana all’estero vuole avere con i territori e sui territori».
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli ha ringraziato «Unioncamere per questa straordinaria opportunità che ci rende orgogliosi e ci offre un palcoscenico di cui possiamo solo essere grati. In questi anni insieme al presidente Sabatini, alla Camera di Commercio delle Marche, alle associazioni di categoria e delle imprese abbiamo messo a punto una strategia di azione per far crescere il nostro territorio: riteniamo infatti che tutte le nostre imprese debbano essere salvaguardate e messe in condizione di poter crescere. La possibilità di sostenere le nostre imprese a partire dalle piccolissime, piccole e medie che sono la maggioranza del nostro tessuto, nel raggiungere i mercati esteri è una ricchezza incredibile che porta lavoro, porta risultati, opportunità e ci porta a crescere grazie al confronto con circuiti che posso essere stimolo allo sviluppo e alla competizione del nostro Sistema impresa».
«Questa Convention – ha aggiunto il governatore – è l’occasione per ragionare insieme su come poter raggiungere in maniera sempre più proficua questi obiettivi nella massima collaborazione tra realtà produttive ed istituzioni ed innescare un sistema virtuoso dal punto di vista prospettico. Ritengo infatti che sia proprio la presenza delle imprese sui nostri territori l’elemento in grado di fermare lo spopolamento soprattutto nelle zone dell’entroterra anche grazie alla collaborazione con le Università e le scuole di formazione a cui noi guardiamo sempre con estrema attenzione. In conclusione, un ringraziamento non retorico e sincero al presidente Sabatini e a tutti coloro che insieme a lui hanno creduto a questo progetto e lavorato instancabilmente per la sua realizzazione».
Con l’occasione della Convention nell’ambito delle azioni rivolte al potenziamento della competitività delle filiere marchigiane sui mercati internazionali, Camera Marche mette a disposizione un nuovo strumento per stimolare la domanda di servizi qualificati a sostegno dell’export, e, allo stesso tempo, di facilitare il contatto con la rete delle CCIE, che sarà presente nelle Marche dal 16 al 19 giugno 2023. La Camera di Commercio delle Marche, stanzia 300.000,00 euro intende sostenere le imprese del territorio che, tramite contratti di servizio attivati con le Camere di Commercio Italiane all’estero, intendano avviare o rendere più stabile e continuativa la propria presenza sui mercati internazionali, attraverso percorsi di rafforzamento della presenza all’estero, utilizzare pacchetti di servizi integrati per lo sviluppo dell’attività commerciale all’estero, eventualmente anche correlati alla partecipazione a fiere o eventi con finalità commerciale all’estero (sia in Paesi UE, sia extra Ue) o anche a fiere internazionali in Italia.