ANCONA – «Il tasso dei nuovi positivi mostra un trend molto buono, oggi siamo al 3%, una settimana fa eravamo al 7%, una progressiva diminuzione che ci fa veramente essere ottimisti». A dirlo è Mario Caroli, responsabile del Gores, Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria. Un ottimismo, quello espresso da Caroli, mitigato però dalla consapevolezza che il trend positivo attuale deriva dal fatto che sono in vigore «le misure di distanziamento sociale» osserva con prudenza.
«Dobbiamo stare sempre con le antenne alte» evidenzia, per evitare che un ritorno troppo rapido alla normalità dopo il 4 maggio possa rischiare di «provocare disastri». Un invito alla prudenza che puntualizza parlando della fase due per la quale evidenzia che «la cosa più giusta da fare, se vogliamo mantenere il contenimento del contagio» quando verranno eliminate le misure di distanziamento sociale è «per lo meno far sì che le persone che si recano in luoghi chiusi, siano protette da dispositivi che impediscono di diffondere il droplet» cioè le goccioline di saliva che trasmettono il Coronavirus.
Quindi negli uffici pubblici, nei negozi, nei supermercati e in tutti i luoghi al chiuso «dove non è possibile mantenere un distanziamento superiore al metro» secondo il responsabile del Gores sarà «sufficiente indossare una mascherina che impedisca la fuoriuscita delle goccioline», una precauzione da adottare finché non «arriverà il vaccino».
Mascherine che non sono più carenti nelle Marche, come spiega il responsabile del Gores che evidenzia come «da parecchi giorni il Dipartimento Nazionale della Protezione civile ce le sta mandando con una certa regolarità. Non abbiamo più quelle criticità riscontrate nelle fasi iniziali dell’emergenza quando si faceva un pò di fatica ad avere le mascherine».
Al momento a scarseggiare sono solo le Ffp3 «perché sono veramente contingentate» e ci sono alcune difficoltà con «camici e tute, ma per il resto nell’ultimo periodo andiamo molto meglio».
Infine per quanto riguarda il numero degli operatori sanitari in quarantena che registra un trend in crescita osserva che «il numero può sembrare alto», ma va considerato che fra loro ci sono «tutti gli operatori che fanno parte della filiera sanitaria inclusi quelli del soccorso, del mondo del volontariato e non solo medici e infermieri».