Ancona-Osimo

Coronavirus, no a consulenze legali per cause alla sanità. Miranda: «Vicinanza a medici e infermieri»

Il presidente dell'ordine degli avvocati di Ancona invia una lettera agli iscritti invitandoli ad evitare operazioni che possano configurare il rischio di sciacallaggio ed ha espresso solidarietà a chi lavora in prima linea contro l'emergenza

Maurizio Miranda, presidente ordine degli avvocati di Ancona

ANCONA – No alle consulenze legali per fare causa alle strutture sanitarie e agli operatori sanitari. A mettere il punto è il presidente dell’ordine degli avvocati di Ancona Maurizio Miranda.

Una dura presa di posizione, indirizzata agli iscritti e voluta dal Consiglio dell’Ordine, dopo che sono arrivate segnalazioni di forme di «promozione professionale realizzate su social network, ma anche sulla carta stampata, volte ad offrire servizi legali per l’ottenimento del risarcimento del danno nei confronti delle strutture sanitarie e degli esercenti la professione sanitaria» tramite una prima consulenza gratuita sull’applicazione dei decreti. Miranda richiama gli avvocati ad «evitare di porre in essere iniziative di questo tipo in spregio all’elementare regola deontologica e a rimuovere questo tipo di comunicazione dai propri profili social».

Promozioni pubblicitarie che il presidente dell’ordine degli avvocati definisce lesive «della dignità, dell’onore, del decoro e dell’integrità di una professione che ha un altissimo ruolo sociale e Costituzionale».

Miranda ricorda agli avvocati che «tali attività rientrano nelle ipotesi di accaparramento della clientela censurate dagli art 32 e 35 della Legge Professionale Forense e ledono la dignità della nostra professione».

«L’Ordine degli Avvocati di Ancona – si legge nella missiva – si dissocia da queste operazioni di sciacallaggio mediatico, soprattutto in un momento in cui tutti gli esercenti la professione sanitaria hanno dato ampia dimostrazione di coraggio, professionalità ed umanità nei confronti degli Italiani ed operano in condizioni estreme, anche a rischio di essere contagiati o di contagiare i propri familiari».

Inoltre spiega che «l’Ordine provvederà a vigilare ed a segnalare immediatamente al Consiglio Distrettuale di Disciplina eventuali forme di comunicazione non corrette, che si profilano come forme di sciacallaggio mediatico».

«A nome dell’’Ordine degli Avvocati di Ancona – conclude Miranda – esprimo la vicinanza e solidarietà a tutti i medici, infermieri e gli esercenti la professione sanitaria che in questo momento storico così difficile stanno dando alta prova di professionalità e umanità; una lezione che deve essere di insegnamento per tutte le categorie professionali».