ANCONA – Reparti di terapia intensiva dedicati ai pazienti affetti dal Coronavirus e 1 milione di euro stazionato per la gestione dell’emergenza.
Ad annunciarlo il presidente regionale Luca Ceriscioli nell’ambito di una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di oggi (2 marzo) a Palazzo Raffaello insieme alla dirigente del Servizio Salute Lucia Di Furia.
L’accorpamento dei posto letto nelle rianimazioni riguarderà le tre strutture di riferimento regionali individuate per la gestione dell’emergenza: Marche Nord, Ospedali Riuniti di Ancona, e il Murri di Fermo, ma in prima linea ci sono anche gli ospedali di Fano, San Benedetto del Tronto, Urbino e Civitanova Marche.
Attualmente i posti letto di rianimazione nelle Marche sono 114 e 59 nei reparti di malattie infettive, ma con l’accorpamento verranno ricavati una ventina di posti in più fra Marche Nord e Torrette. L’età media delle persone risultate positive è di 65 anni (8 donne e 27 uomini). Intanto la Regione ha fatto sapere che sono in arrivo 400mila presidi di sicurezza dalla Protezione civile nazionale (guanti, mascherine, tute e disinfettanti) per rifornire i presidi ospedalieri.
Ad oggi (2 marzo), oltre al caso di decesso di un 88enne, avvenuto questa attina, i casi positivi nella regione sono arrivati a 38 (con 3 nuoti tamponi risultati positivi al Coronavirus sui 54 eseguiti): 6 sono ricoverati in terapia intensiva, tutti anziani e in condizioni «gravi» (uno a Pesaro Marche Nord, uno a Torrette di Ancona, uno a Fermo, uno a San Benedetto del Tronto, uno a Civitanova Marche e uno a Urbino), 17 ricoverati negli ospedali nei reparti di malattie infettive e 11 in isolamento domiciliare.
In isolamento fiduciario domiciliare 233 persone, 7 sintomatiche e 226 asintomatici fra le quali anche 65 operatori sanitari (35 fra infermieri e personale del 118 e 30 medici). Intanto nella giornata di oggi sono stati eseguiti altri 54 tamponi dei quali si attende l’esito.
A Torrette sono due i ricoverati: uno in terapia intensiva, un uomo sulla cinquantina, e un altro nel reparto di malattie infettive anche questo intorno alla cinquantina (uno è un paziente dell’hinterland e l’altro è un professionista dell’anconetano).
La dirigente del Servizio Salute ha evidenziato che il laboratorio di virologia di Torrette ha lavorato senza sosta anche il sabato e la domenica «per garantire risposte veloci» e che i tamponi sono stati eseguiti «rispettando le indicazioni del Ministero della Salute, ed evitando utilizzi inadeguati»
«Resto convinto che bisognava fare prevenzione anche nelle province limitrofe – ha dichiarato il presidente regionale riferendosi alle misure restrittive varate dallo Stato che hanno inserito solo la provincia di Pesaro Urbino nel provvedimento di chiusura delle scuole -, il decreto rappresenta comunque un passo in avanti rispetto all’atteggiamento precedente».
«Avevo fatto notare che era più opportuno regolarsi guardando al rapporto tra contagiati e numero di abitanti. Ad esempio, tra Lombardia e Marche non è così diverso ed ora, per la nostra regione, è ulteriormente peggiorato» ha dichiarato.
Intanto la Regione ieri mattina ha attivato un tavolo tecnico per introdurre misure regionali a sostegno del mondo produttivo danneggiato dall’emergenza Coronavirus. Gli interventi saranno integrativi rispetto a quelli nazionali. «Stiamo lavorando sul piano sanitario per allestire spazi e strumenti necessari a una situazione in continua evoluzione. Lo vogliamo fare anche sul fronte economico perché bisogna pensare anche alla ripartenza del sistema produttivo», ha dichiarato il presidente regionale Luca Ceriscioli ai rappresentanti del mondo produttivo e sociale presenti all’incontro, insieme alla vicepresidente Anna Casini e agli assessori Loretta Bravi, Manuela Bora e Fabrizio Cesetti. Due le priorità: garantire lo stipendio ai lavoratori e il sostegno alle aziende.