Ancona-Osimo

Coronavirus, 20 milioni per gli operatori sanitari. Ceriscioli: «Riconoscimento ai nostri angeli del Covid»

La Regione ha raggiunto una intesa con Cgil, Cisl e Uil per assegnare un premio economico a medici, infermieri, operatori sanitari e tecnici, impegnati nell'emergenza sanitaria

ANCONA – Via libera al riconoscimento economico per gli operatori sanitari e i tecnici impegnati nell’emergenza Coronavirus. La Regione Marche ha stipulato una intesa con le segreterie regionali Confederali di Cgil, Cisl e Uil che stanzia oltre 20 milioni di euro per medici, infermieri e gli altri operatori sanitari che stanno fronteggiando l’emergenza sanitaria.

«La caratteristica del nostro accordo – spiega il presidente regionale Luca Ceriscioli – è la chiarezza, la certezza delle risorse, l’impegno non solo verso i dipendenti, ma anche per le altre figure che lavorano nei nostri ospedali: dirigenti medici e sanitari, personale sanitario, socio-sanitario, tecnico e ausiliario del comparto, operatori di supporto, addetti alle pulizie e sanificazione degli ambienti».

Un riconoscimento che Ceriscioli definisce «dovuto» verso «i nostri angeli del Covid, che meritano un ringraziamento non solo a parole per la loro opera immensa di queste lunghissime settimane: una presenza fatta prima di tutto di grande professionalità, ma anche di grandissima generosità, senso di responsabilità e attaccamento al lavoro, che sono risultati determinanti per fronteggiare la grave situazione che ha colpito con particolare intensità la nostra regione». Il protocollo verrà siglato lunedì.

Medici, infermieri, e operatori sanitari, ma anche tecnici e tutto il resto del personale impegnato nell’emergenza sanitaria, hanno lavorato senza sosta, nonostante il rischio di essere contagiato dal virus che nelle Marche ha ucciso più di 750 persone.

Una emergenza epidemiologica straordinaria che renderà necessario «implementare le politiche del personale nelle prospettive dei cambiamenti di lungo periodo che la pandemia comporterà» scrive la Regione in una nota nella quale si impegna «a sostenere in sede nazionale l’inserimento nel primo provvedimento utile di una quota di riserva del Fondo Sanitario Nazionale per finalità premiali della professionalità».

«Consideriamo molto importante che si riconosca e valorizzi concretamente il profondo senso di responsabilità, la particolare dedizione al lavoro e lo straordinario impegno profuso da tutti coloro che ormai da lungo tempo sono in prima linea per fronteggiare questa drammatica emergenza sanitaria – commentano in maniera unitaria i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti -. Un’emergenza che conferma il valore imprescindibile del sistema sanitario pubblico e dei lavoratori e lavoratrici che ne rappresentano il pilastro fondamentale. Significativo il riconoscimento dell’impegno di medici, infermieri, oss, tecnici, ausiliari, ma anche dei lavoratori addetti a pulizie e sanificazione degli ambienti».