ANCONA -«Un altro passo per dare una risposta veloce e implementare quella “sorveglianza attiva” indispensabile per tutelare la comunità». È con queste parole che il presidente regionale Luca Ceriscioli ha annunciato che presto anche le strutture private potrebbero analizzare i tamponi per la ricerca del Coronavirus. A dare l’adesione sono già stati 12 dei 49 laboratori accreditati presenti sul territorio regionale.
La Regione già nei giorni scorsi aveva sondato il terreno a caccia di eventuali disponibilità da parte dei laboratori di privati di effettuare la diagnosi molecolare per il Covid-19 e in pochi giorni sono arrivate le prime adesioni.
Una iniziativa, quella del presidente regionale, presa «per velocizzare le procedure» ancora prima dell’appello dei sindaci del Fermano «che accogliamo con grande attenzione. Lavoriamo tutti insieme per fermare il contagio con tutti gli strumenti possibili» spiega.
Ora i laboratori dovranno superare la fase di valutazione delle capacità diagnostiche per il Covid-19 da parte del Laboratorio di Virologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, individuato come Laboratorio regionale di riferimento per la diagnosi del virus.
«È fondamentale per noi – conclude – inserire nel sistema sanitario altre realtà che siano in grado di processare i tamponi e sarebbe ancora meglio se fossero in grado di farli».