ANCONA – Via libera all’unanimità questa mattina (23 luglio) alla Camera dei deputati all’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del covid. La data è stata fissata al 18 marzo di ogni anno, quando in tutti i luoghi pubblici e privati sarà osservato un minuto di silenzio per ricordare chi ha perso la vita per colpa della pandemia di coronavirus. Ad essere approvato è stato un testo unificato nel quale sono state riunite 5 diverse proposte di legge arrivate da tutte le forze politiche, fra le quali anche una che porta la firma del deputati marchigiani del Movimento 5 stelle Roberto Rossini, Paolo Giuliodori e Martina Parisse.
Durante la Giornata nazionale in memoria delle vittime del covid, i dipendenti pubblici e privati potranno devolvere parte della retribuzione della loro giornata lavorativa in favore di Fondi desitnati alla ricerca scientifica. Parallelamente le Istituzioni potranno promuovere manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti di dibattito, per commemorare i cittadini che hanno perso la vita per il covid. Anche le scuole potranno promuovere iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati alla riflessione sul tema.
Una data, quella del 18 marzo, scelta per il suo valore simbolico: testimonia infatti un passaggio importante della fase emergenziale, quando le strade di Bergamo furono percorse dagli autocarri dell’Esercito, carichi dei corpi delle vittime, troppo numerose per essere seppellite o cremate in città.
Un «momento in cui tutti gli italiani hanno toccato con mano la gravità della situazione che stavamo vivendo – spiegano i tre parlamentari marchigiani in una nota congiunta – . Immagini che resteranno indelebili nella nostra mente nella memoria collettiva del nostro Paese».
Sono oltre 250 mila le persone contagiate in Italia, 6.803 nelle Marche, e più di 35 mila quelle decedute (987 nelle Marche). Una malattia che oltre a sofferenza e morte ha provocato solitudine e isolamento in chi ne è stato affetto, che non ha potuto contare neanche sul conforto dei propri familiari negli ultimi istanti della propria esistenza.
«Ci è sembrato un gesto doveroso istituire una giornata in memoria di tutte quelle persone che hanno perso la vita durante questi mesi tremendi – scrivono Rossini, Giuliodori e Parisse -. Per onorare la loro memoria ma anche e soprattutto per ricordare a tutto il Paese la grave tragedia che abbiamo vissuto in questi mesi, per non dimenticare quello che è accaduto».
Una tragedia che deve anche costituire un monito al rispetto delle misure anti contagio, previste per evitare una nuova ondata di casi. «Onorare la memoria di queste vittime, nostri connazionali, donne, uomini, madre, padri, genitori, figli, tenere vivo il loro ricordo, vuol dire onorare il nostro Paese. Ma è importante – concludono i parlamentari – anche sensibilizzare l’opinione pubblica, imparare dal passato per superare davvero questa pagina nera della nostra storia, risollevarci e tornare più forti di prima».