Ancona-Osimo

Ancona, Corte dei Conti: nel 2024 pioggia di condanne per danno erariale

Inaugurato l'anno giudiziario alla Loggia del Mercanti di Ancona. Numerose le sentenze ricordate dal presidente Valter Camillo Del Rosario

L'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti

ANCONA – S’è svolta stamattina 20 febbraio alla Loggia dei Mercanti l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 della Corte dei Conti, occasione in cui il presidente Valter Camillo del Rosario, di fronte alle autorità civili e militari del territorio, ha ricordato, tra le altre cose, le sentenze più importanti dello scorso anno. In tutto sono state 140, tra le quali 36 le decisioni in materia di responsabilità amministrativa tra cui 25 sentenze di condanna, per un complessivo importo di oltre sei milioni di euro. I giudizi di responsabilità e di conto pendenti a inizio 2024 erano 71 e nel corso dell’anno ne sono pervenuti altri 208. Nella sua relazione il presidente Del Rosario ha ricordato anche che nell’anno 2024 è proseguita l’opera di digitalizzazione delle procedure, e ha sottolineato il significativo incremento, rispetto agli anni precedenti, del numero e dell’entità delle domande risarcitorie formulate, degli atti di citazione per danno erariale, e delle sentenze emesse dalla sezione.

Tra le condanne più rilevanti, richieste e ottenute dalla procura regionale guidata da Alessandra Pomponio, quella inflitta per un indebito conseguimento di tariffe incentivanti per realizzare impianti di fotovoltaico ai danni del gestore dei servizi energetici (Gse): le somme indebite sarebbero state ottenute con false dichiarazioni e documenti, opere difformi da quelle previste dai titoli edilizi depositati presso i Comuni. Al termine del procedimento, l’amministratore e le singole società a lui riconducibili sono stati condannati a risarcire 4.168.768 euro alle casse erariali. Condanne anche per indebita percezione di somme relative a prestazioni di servizi in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, per l’espletamento, da parte di un pubblico dipendente, di attività imprenditoriale incompatibile con lo status di dipendente pubblico (un sanitario condannato a pagare la somma di 94mila euro), per mancato versamento ai Monopoli di Stato da parte di un concessionario del gioco del lotto. Un’altra condanna ha riguardato frodi per indebiti contributi pubblici per le erogazioni in agricoltura a sedicenti imprese agricole: sono state cinque le sentenze, che hanno stabilito le responsabilità dei condannati per complessivi 579mila euro.

Un’altra sentenza ha riconosciuto responsabile un dirigente dell’ex Azienda sanitaria unica regionale delle Marche per un danno di circa 110mila euro riguardante l’irregolare corresponsione di rimborsi chilometrici a un dipendente per trasferte effettuate nella regione. La Corte ha ricordato anche la condanna per un danno erariale, ma in misura ridotta rispetto agli oltre 13mila euro contestati, a un infermiere addetto alla vaccinazione anti-Covid ad Ancona che simulava dietro compenso la vaccinazione ad alcuni cittadini, permettendo loro di ottenere così facendo la certificazione green pass durante il periodo del Covid. La riduzione dell’onere risarcitorio in quanto non si poteva provare l’esatto numero delle dosi inoculate per finta. Hanno partecipato all’inaugurazione dell’anno giudiziario anche Gianni Marasca, presidente dell’Ordine degli avvocati di Ancona, il presidente della sezione controllo, Vincenzo Palomba, il rappresentante del consiglio di presidenza, Vito Mormando, e il rappresentante dell’Associazione magistrati, Cosmo Sciancalepore.