ANCONA – A lezione di cantiere: ecco come si fa l’inclusione ad Ancona. Il progetto, che coinvolge 8 migranti, è stato presentato stamattina (8 giugno), alle 10.30, nella sede della Scuola Assistedil di via Filonzi 9, alla Baraccola.
Dietro al cinema Giometti, oltre al presidente Assistedil, Cesare Davanzali, e a Fabio Fiori, presidente Ance Ancona, c’erano anche i rappresentanti territoriali delle principali sigle sindacali italiane: Luca Tassi per la Cisl Filca, Christian Fioretti per la Uil Feneal e Daria Raffaeli, della Cgil Fillea.
Il progetto, avviato dall’Assistedil di Ancona, è nato per favorire l’inserimento socio lavorativo nel settore dell’edilizia di richiedenti e titolari di protezione internazionale o temporanea, ma anche di cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.
«L’iniziativa – come spiega Davanzali – fa seguito al protocollo d’intesa tra il ministero del lavoro e delle politiche sociali, il ministero dell’Interno, Ance e associazioni sindacali di categoria. Il coordinamento è della Prefettura di Ancona e prevede un corso di formazione professionale nell’edilizia, teorico e pratico, e una successiva esperienza lavorativa presso aziende associate all’ente».
«Nel settore dell’edilizia – continua Davanzali – abbiamo da tempo bisogno di manodopera. Solo lo scorso anno, nel 2022, abbiamo formato circa 1.500 persone (di cui un terzo straniero). Al momento, nella scuola, lavorano 8 migranti, ma se fossero stati 80, probabilmente, avrebbero tutti trovato impiego in poco tempo».
Prima il bonus del 110% e ora il Pnrr la dicono lunga su un settore super inflazionato e subissato di richieste: «Questo è un settore in rapida espansione e su input nazionale l’obiettivo è perseguire una doppia esigenza. E cioè quella di riuscire a offrire soluzioni per il problema di cittadini stranieri che possano essere correttamente integrati nella nostra società, fornendo loro un primo approccio nel nostro tipo di lavoro e una formazione di base.
E questo, chiaramente, si coniuga anche con la necessità delle imprese di reperire manodopera che sia in parte specializzata, o comunque opportunamente formata». Ma in quanto si diventa operai provetti? «Guardi, l’esperienza si acquisisce solo lavorando. Questo percorso formativo dura 104 ore ed è gratuito. Sono 28 le ore di teoria su formazione e sicurezza e 74 quelle di pratica».
Facciamo un giro nelle stanze in cui sono all’opera gli 8 migranti: lavorano su calcestruzzi, malte, murature e qualcuno riesce pure a farsi un’idea della messa in opera. «I ragazzi – che hanno tutti tra i 19 e i 34 anni – arrivano soprattutto da Iraq, Pakistan, Somalia, Nigeria, Tunisia, Sudan e Bangladesh».