Ancona-Osimo

Marche, Acquaroli su Corriere Tv: «Manovra per aiutare le attività in sofferenza»

Il governatore ha parlato non solo di emergenza sanitaria ma anche dei gap infrastrutturali che affliggono la regione. Ecco cosa ha detto

Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche

ANCONA – Ci sarà una «manovra regionale per aiutare le attività colpite duramente dalla pandemia». Lo ha annunciato il governatore Francesco Acquaroli, questa mattina, 12 aprile, intervenendo su Corriere Tv in apertura dell’evento dedicato alle Marche.

«La nostra regione sta vivendo una grande crisi – ha detto il presidente delle Regione – e ci sono tanti cluster che stanno soffrendo: dal turismo all’agroalimentare, dal commercio al dettaglio e ambulante allo sport e alla cultura».

La strategia della Giunta è quella di risolvere i tanti nodi che affliggono il modello marchigiano, «come scarsa internazionalizzazione, piccola dimensione, difficoltà di accesso al credito», mettendo in rete «le imprese eccellenti, perché possano trascinare e far crescere anche le piccole».

Affrontando il tema della gestione pandemica, Acquaroli ha sottolineato  che questa si basa sul «senso di responsabilità e sulla massima attenzione rispetto alla curva epidemica». «Quando ci accorgiamo che il tracciamento non è più sufficiente, siamo costretti a stringere, cercando di salvaguardare per quanto è possibile le attività economiche» ha detto il governatore.

Poi l’accento è andato al tema delle infrastrutture e del corridoio Adriatico. «Con Abruzzo, Marche e Puglia stiamo lavorando insieme: la dorsale adriatica è penalizzata dal punto di vista infrastrutturale, mancano i collegamenti con i grandi hub internazionali e questo rende le imprese incapaci di competere e penalizza il nostro turismo».

Acquaroli ha sottolineato che le Marche hanno una posizione debole sia lungo l’asse nord-sud, che est-ovest, ed ha chiesto al governo il completamento di almeno tre infrastrutture: la Fano-Grosseto e la galleria della Guinza, per consentire lo sbocco verso l’Umbria e la Toscana. Poi l’ultimazione dei tratti mancanti della Quadrilatero lungo l’asse Ancona-Perugia e il potenziamento della Salaria, infrastruttura viaria che attraversa gran parte delle aree del cratere del 2016.

L’auspicio espresso dal governatore è anche la realizzazione dell’ultimo miglio per l’uscita dal porto di Ancona e il raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara. Acquaroli ha rimarcato il gap infrastrutturale presente sul fronte della banda ultralarga, ricordando che sono «oltre 800 i giorni di ritardo sul progetto». Un gap che secondo Acquaroli porta «all’abbandono nei territori, specie nelle aree interne colpite dal sisma, e rende le imprese non competitive e le Marche incapaci di attrarre investimenti».