ANCONA – Prosegue il suo trend di crescita la pandemia nelle Marche. Con l’Ema, agenzia europea per i medicinali che ha già decretato l’avvio della quarta ondata pandemica nei paesi dell’Unione, anche nelle Marche, così come nel resto del Paese, il virus ha rialzato la testa.
A segnare la crescita più rilevante è il tasso di incidenza dei nuovi positivi su 100mila abitanti al SARS-CoV-2, che nell’ultima settimana passa da 50,20 (dato al 4 novembre) a 85.32 (dato al 12 novembre). La soglia critica (50) è stata già oltrepassata una settimana fa, ma le Marche non rischiano per ora la zona gialla, perché per essere classificati nella fascia di rischio più elevata, deve verificarsi anche lo sforamento della soglia del 10% in terapia intensiva e del 15% in area medica, numeri che le Marche non ha ancora superato.
Ma andiamo per ordine. L’occupazione nei reparti intensivi degli ospedali della regione si attesta al 9%, in calo di un punto percentuale rispetto ad una settimana fa quando era arrivata al 10%, soglia critica, e dopo che nei giorni scorsi aveva toccato anche l’11% di occupazione. Da evidenziare che sul dato ha inciso anche l’attivazione di ulteriori 24 posti letto di terapia intensiva, rispetto ai 214 già a disposizione, 20 dei quali all’ospedale regionale di Torrette e 4 a San Benedetto del Tronto.
Crescita anche nei reparti di area medica, dove la percentuale di ricoverati positivi al virus sale dal 6 al 7,2%, un punto percentuale in più rispetto a sette giorni fa.
Il monitoraggio Gimbe
L’ultimo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe ha evidenziato che nelle Marche (3-9 novembre) la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale tocca il 75,2%, un dato lievemente inferiore rispetto alla media nazionale che si attesta a 76,4%, un valore a cui si aggiunge un ulteriore 1,7% di popolazione che ha ricevuto la prima dose, contro un 2,6% di media nazionale.
Il tasso di copertura vaccinale con dose booster, secondo i dati Gimbe, è del 33,3%, anche qui si tratta di un dato inferiore rispetto alla media ma Italia nazionale che tocca quota 9,5%, mentre il tasso di copertura vaccinale con la dose aggiuntiva è del 15,7%, un valore inferiore rispetto alla media italiana del 43,1%.