ANCONA – È in buone condizioni il bimbo ascolano di 8 mesi trasferito sabato notte, 26 settembre, al Salesi di Ancona dall’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno dove era stata riscontrata la positività al covid-19.
Il piccolo, che come unico sintomo aveva la febbre fra i 38 e i 38,5 gradi, è ricoverato nell’area Covid della Pediatria dell’ospedaletto di Ancona, ma fortunatamente al momento le sue condizioni generali sono buone. Un caso che ha suscitato preoccupazione per il timore che la pandemia possa allargarsi anche ai più piccoli, vista anche la riapertura dei nidi, delle materne e delle scuole di ogni ordine a grado.
Qual’è la situazione negli ospedali? Il primario del Pronto Soccorso del Salesi, Elisabetta Fabiani per ora rassicura: «Al momento la percentuale di contagi non è cambiata in età pediatrica e si aggira intorno al 2-3%».
Però è importante non abbassare la guardia. Su quello che potrà essere l’effetto della riapertura delle scuole sulla curva dell’andamento epidemico puntualizza che «è ancora presto» dal momento che il periodo di incubazione del virus si aggira fra i 7 e i 14 giorni, per cui «dovremo attendere i primi di ottobre».
Intanto però in alcune scuole ci sono state già le prime positività che hanno interessato sia alunni che docenti e operatori di nidi. Ma «per ora la situazione è sotto controllo» anche se «c’è preoccupazione per l’andamento generale» della pandemia che in Italia e nelle Marche registra numeri in lieve ripresa.
Fondamentale «rispettare le regole» spiega il primario del Pronto Soccorso che sottolinea come le misure impartite per limitare la diffusione del virus vanno osservate non solo a scuola e durante lo sport, ma anche in occasione delle circostanze in cui ci può essere il rischio di assembramento, come ad esempio feste di compleanno, cene in famiglia, momenti di gioco fra bambini. Occasioni che possono rischiare di vanificare «gli sforzi compiuti per tenere sotto controllo l’epidemia. Anche se con fatica è importante rispettare le tre regole fondamentali – spiega -: mascherina, distanziamento e igiene delle mani».
Poi la dottoressa Fabiani raccomanda la vaccinazione antinfluenzale in modo da evitare di confondere il covid con una “semplice” influenza, visto che il quadro sintomatologico è molto simile e potrebbe portare «un notevole carico per gli ospedali». Un sacrificio importante, quello di rispettare le regole, puntualizza il primario, spiegando che «non possiamo permetterci di tornare indietro perché questo comporterebbe un carico economico e amministrativo che dobbiamo evitare» allontanando il rischio di nuovi lockdown. Insomma un invito alla prudenza e al buon senso per non vanificare «quanto fatto fin’ora» oltre che «per rispetto di chi ha perso la vita a causa del virus: occorre considerare anche il bene comune».