ANCONA – «Siamo in una fase di coda epidemica». Lo dice il virologo Stefano Menzo tracciando una istantanea della pandemia nelle Marche. Le varianti Omicron 4 e 5, ormai prevalenti nella regione, con Omicron 5 che registra una prevalenza «tre volte superiore» rispetto ad Omicron 4, hanno provocato una nuova intensa ondata pandemica che ha fatto rimbalzare l’incidenza sopra quota mille.
Ora però, grazie anche all’immunità raggiunta tra vaccini ed infezioni naturali, con la chiusura delle scuole e presto anche delle attività lavorative per le ferie estive, osserva Menzo, ci sarà «una riduzione della circolazione del virus» e anche se dall’altro lato ci potrà essere una crescita dei contagi causata dalla maggiore socialità collegata ai viaggi, dall’altra ci sarà una sorta di bilanciamento.
Negli ospedali però, specie nei Pronto Soccorso, sono ancora numerosi gli accessi per infezioni da Covid. All’ospedale Salesi di Ancona, dove a metà luglio si era registrata una ondata di casi con numeri mai visti dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 6-7 casi al giorno, ora si registra una «stabilità» spiega la responsabile del Pronto Soccorso Elisabetta Fabiani.
Anche se «si è bloccata la crescita dei contagi, non possiamo ancora parlare di flessione», infatti gli accessi al Pronto Soccorso si attestano ancora su numeri elevati, attorno ai «4-5 al giorno». Tra i più colpiti ci sono soprattutto i bambini in età scolare e pre-scolare, i quali arrivano all’attenzione dei sanitari con febbre e disturbi gastrointestinali.