ANCONA – Si è abbassata l’età media dei pazienti ricoverati nel reparto di terapia intensiva degli Ospedali Riuniti di Ancona. Nell’ultima settimana, con il progredire dei casi positivi e l’abbassamento delle temperature che favoriscono il dilagare delle sindromi respiratorie, è cresciuto anche il numero dei pazienti che ha bisogno del ricovero nei reparti intensivi per insufficienza respiratoria da polmonite da coronavirus. I posti totali disponibili nell’ospedale regionale sono 18.
Attualmente sono 8 i pazienti con il Covid-19, in gravi condizioni, nella terapia intensiva di Torrette, tutti assistiti con la Ecmo, l’ossigenazione extra corporea: i pazienti sono collegati ad una macchina che preleva il sangue venoso, lo ossigena, e lo reintroduce nell’organismo.
«Nel giro di pochi giorni abbiamo ricoverato 5 nuovi pazienti – spiega il professor Abele Donati, primario della Rianimazione Clinica degli Ospedali Riuniti di Ancona -, si tratta di pazienti affetti da patologie pregresse non gravi».
Rispetto alla scorsa settimana l’età media dei ricoverati nei reparti intensivi ha registrato un abbassamento, attestandosi «intorno ai 60 anni», mentre nei giorni scorsi era a quota 70 anni. «Alcuni di questi pazienti – prosegue il primario – hanno avuto un esordio grave della malattia, mentre altri hanno atteso troppo prima di andare in ospedale e si sono aggravati a casa». Fra i degenti anche un 53enne senza patologie pregresse.
«La situazione negli ospedali si sta aggravando – spiega il professor Donati – e alcuni dei ricoverati versano in condizioni gravi: è fondamentale rispettare le misure di sicurezza, indossare la mascherina, osservare il distanziamento sociale e l’igiene delle mani».