Ancona-Osimo

Covid, tasso di incidenza e ricoveri in area medica in crescita. Menzo: «Omicron 4 e 5 al 50% nelle Marche»

Nelle Marche continua, come anche nel resto del Paese, la fase di crescita della pandemia spinta dalle nuove varianti. Il punto con il virologo Stefano Menzo

ANCONA – Cresce ancora la pandemia nelle Marche, dove a salire è sia il tasso di positività al virus che quello dell’occupazione ospedaliera nei reparti non intensivi. L’incidenza dei casi positivi al Sars-CoV-2 rispetto a una settimana fa compie un balzo, e passa da 294,88  casi su 100mila abitanti. a 468,62.

Nei reparti di Terapia Intensiva il tasso di occupazione ospedaliera è in lieve calo, scende da 2,2 a 1,3% (da 5 a 3 pazienti ricoverati su 230 posti letto). In aumento invece l’occupazione nei reparti di Area Medica dove passa dal 5,8 all’8,1% (da 57 a 80 pazienti su 983 posti letto).

Il professor Stefano Menzo nel laboratorio della Virologia di Torrette

Il virologo Stefano Menzo fa sapere che le varianti Omicron 4 e Omicron 5 sono arrivate intorno «al 50%». Una ondata di casi positivi al virus che secondo il direttore della Virologia di Torrette per fine luglio potrebbe avere il suo culmine (il picco) e iniziare la fase di decrescita.

Il professor Menzo spiega che in ogni caso si tratterà di una ondata che «non avrà la stessa intensità» prodotta da Omicron 1 e Omicron 2.

Il report Gimbe

La fotografia settimanale scattata dal report della Fondazione Gimbe mette in luce nelle Marche un incremento (nella settimana tra il 15 e il 21 giugno) di positivi del +53,6% rispetto alla settimana precedente. Ancona è la provincia che registra il maggior numero di casi (378 casi – +55,8%) mentre Macerata è quella che registra il maggior incremento rispetto alla settimana precedente ( +62,2% – 366 casi). Ad Ascoli Piceno i casi sono 368 (+45,5%), a Fermo 358 (+52,1%), Pesaro e Urbino 298 (+43,9%).

Guardando invece ai dati relativi alle vaccinazioni contro il Covid, la percentuale di popolazione sopra i 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose è dell’8,1% (media Italia 7%) mentre i temporaneamente protetti perché guariti da meno di 180 giorni, è del 6,7%. L’11,2% della popolazione sopra i 5 anni di età non ha ricevuto la terza dose (Italia 11,5%), mentre dei guariti da meno di 120 giorni, che quindi non possono ricevere la terza dose (per ora) è del 6,4%.

Vaccinazione anti Covid

Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 27,6% per gli immunocompromessi (media Italia 40%), per over 80, ospiti RSA e fragili nella fascia 60-79, è del 9,1% (media Italia 19,1%), mentre la fascia tra i 5 e gli 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale ammonta al 20,3% (media Italia 34,8%) a cui aggiungere un 2,2% (media Italia 3,4%) che ha ricevuto solo la prima dose.