Ancona-Osimo

Covid, lieve calo dei casi positivi. Assofarm: «Pochi tamponi e vaccini. Ormai è una sindrome influenzale»

Le Marche sono ancora la regione con il più alto tasso di positività. Negli ospedali ci sono 63 persone assistite positive al virus, la maggior si trovano nei reparti non intensivi

Immagine di repertorio

ANCONA – Sono 750 i nuovi casi Covid rilevati nell’ultima settimana, un dato che registra un lieve calo rispetto alla settimana precedente quando i nuovi casi erano 770. Sono i dati relativi all’aggiornamento settimanale del Ministero della Salute – Istituto Superiore di Sanità. La maggior parte delle positività si localizzano nella fascia d’età 45-59 anni e 70-79 anni. Anche questa settimana si registra 1 nuova vittima.

Anche il tasso di positività è in lieve calo e passa da 41,7 della scorsa settimana a 39.7 della settimana attuale. Nonostante il calo però le Marche si confermano la regione con il più alto tasso di positività in Italia. Negli ospedali ci sono 63 persone assistite positive al virus, la maggior si trovano nei reparti non intensivi (58), 4 nei reparti semintensivi, 3 in pronto soccorso e 1 in terapia intensiva.

La circolazione del virus è veicolata soprattutto dalla nuova variante del SARS-COV-2 nota come Eris. Dal 12 ottobre è scattata la campagna vaccinale contro il virus e contro l’influenza stagionale che si snoda negli ambulatori dei medici di famiglia e dei pediatri, nei punti vaccinali ospedalieri e nei centri vaccinali, oltre che nelle farmacie.

lI presidente di Assofarm, Tiberio Belleggia, evidenzia che dopo una fase di stagnazione legata al periodo estivo, le farmacie hanno ripreso a fare tamponi per la diagnosi del Covid-19: «Se ne fanno alcuni – spiega – tenuto conto che fino a un mese e mezzo fa non ne facevamo quasi più, ma sono ancora pochi». Ovvio che il numero dei positivi è sottostimato rispetto a quello reale.

In ogni caso il presidente Assofarm rileva che «in sintomi sono scarsi, ormai è una sindrome influenzale. Alcuni fanno il tampone perché hanno mal di gola o una faringite». Anche sul fronte delle prenotazioni dei vaccini i numeri sono ancora bassi. «Le prenotazioni stanno iniziando ad arrivare, più per il Covid che per il vaccino antinfluenzale, ma quest’ultimo lo eseguiamo solo da quest’anno nelle farmacie per cui evidentemente gli ambulatori dei medici di famiglia sono ancora un punto di riferimento». Le prenotazioni per la vaccinazione anti-Covid, spiega, riguardano soprattutto le persone nella fascia d’età dai 55 anni in su.

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