ANCONA – Le Marche sono tra le 12 regioni italiane classificate a rischio moderato nel monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e ministero della salute sull’andamento epidemico del Covid-19 (la scorsa settimana erano 3). Insieme alle Marche ci sono Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Toscana e Veneto. Le restanti sono a rischio basso.
Rispetto alla settimana scorsa continua a scendere la percentuale di occupazione ospedaliera da parte dei pazienti affetti dal virus. Nei reparti di Terapia Intensiva si allenta la pressione, la percentuale dei posti letto scende dal 2% all’1% (dato al 2 settembre), un valore più basso di quello medio italiano, che si attesta al 2%.
Anche in Area Medica si registra un calo negli ospedali delle Marche: qui l’occupazione dei posti letto passa dal 9% all’8%, dato identico a quello medio italiano. Flessione anche sul fronte dell’incidenza dei nuovi casi positivi al Sars-Cov-2: rispetto ad una settimana passa da 395,15 a 296,94 casi su 100mila abitanti.
Intanto cambiano le regole sulla quarantena. In base alla nuova circolare emanata dal ministero della Salute, per i casi che sono sempre rimasti asintomatici o che da sintomatici sono diventati asintomatici (da almeno due giorni), il periodo di isolamento si accorcia e passa da 7 a 5 giorni. Per uscire dall’isolamento resta l’obbligo di presentare l’esito negativo di un test antigenico o molecolare.
Tra le novità salienti, l’accorciamento del periodo massimo di isolamento, in caso di positività persistente, che passa da 21 a 14 giorni dal primo tampone positivo. In questo caso per uscire dall’isolamento non servirà sottoporsi ad un test Covid.