Ancona-Osimo

Marche, contagi in crescita e paura per i prossimi mesi: gli ospedali si preparano

Fra Salesi e Torrette si lavora alacremente per l'organizzazione delle aree covid nel caso di una nuova ondata di ricoveri. Ecco cosa potrebbe cambiare nei due nosocomi

L'ospedale regionale di Torrette
L'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona

ANCONA – Le strutture sanitarie delle Marche si stanno preparando ad affrontare l’onda d’urto di una nuova diffusione di contagi da covid-19. Se il ministro della salute Roberto Speranza ha già dichiarato che bisognerà «resistere con il coltello tra i denti per 7-8 mesi», gli ospedali si preparano ad un assetto emergenziale acuto.

All’ospedale Salesi di Ancona, dove attualmente i ricoveri covid sono due, uno in ostetricia (una donna) e l’altro in pediatria (un bambino di 8 anni che sta migliorando), lo schema ricalcherà essenzialmente quello della fase emergenziale, con percorsi di accesso differenziati e aree covid in Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia e Rianimazione Pediatrica, oltre naturalmente al triage pediatrico e ginecologico dedicato ai pazienti positivi al virus, con accessi separati rispetto a quelli tradizionali del Pronto Soccorso.

Ospedale materno infantile Salesi
Ospedale materno infantile Salesi

Attualmente sono 10 i posti letto dedicati ai pazienti covid, ma potranno crescere in caso di necessità per arrivare fino al massimo di 17 senza dover eseguire interventi particolari. «L’assetto organizzativo è quello che abbiamo elaborato nella fase emergenziale e i posti letto nelle aree covid potranno essere implementati nel caso in cui ce ne sia bisogno» spiega la dottoressa Laura Polenta, della direzione medica dell’Ospedale Salesi di Ancona. Attualmente le degenze dedicate ai positivi si trovano sia in ambito pediatrico che ostetrico ginecologico, ma potranno essere attivati anche in altri reparti.

Le degenze in terapia intensiva (anestesia e rianimazione pediatrica e neonatologia) potranno raddoppiare passando da due a quattro, ma per ulteriori incrementi potrebbero rendersi necessari lavori di ampliamento che verranno eseguiti solo in caso di una esplosione dei ricoveri. Intanto al Salesi si è registrato qualche piccolo accesso in più legato alla riapertura delle scuole, ma «sono ancora casi abbastanza limitati» rassicura la dottoressa Polenta.

A Torrette invece, dopo il taglio del nastro per il camper dedicato all’esecuzione dei tamponi in auto per le persone che si accingono al ricovero e per il personale operante all’interno della struttura, la riorganizzazione interna prevede la realizzazione di un ampliamento della Rianimazione diretta dalla dottoressa Elisabetta Cerruti. Qui i posti letto saliranno da 18 a 28 con la realizzazione di una zona filtro, posti letto in più che andranno ad affiancare quelli presenti nella Rianimazione Clinica diretta dal professor Abele Donati.

L’ospedale regionale, per fronteggiare una nuova ondata di ricoveri potrebbe tornare ai numeri della fase emergenziale con 250 posti letto dedicati ai pazienti covid, ma questo comprometterebbe la funzionalità del blocco operatorio, per cui la direzione ospedaliera sta ragionando su altri numeri: tra 80 e 120 per le degenze ordinarie, tra 40-70 di semi intensiva, 28 in intensiva. Un range da stabilire sulla base dell’evoluzione della pandemia.

Antonello Maraldo

«La prossima settimana – dichiara il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona, Antonello Maraldo – sottoporremo il quadro ai componenti dell’unità di crisi e dipartimentali per una valutazione congiunta su come organizzare le aree di ordinaria, intensiva e semi intensiva, visto che è già partito l’iter che porterà all’ampliamento dei posti letto nel reparto di Anestesia e Rianimazione diretto dalla dottoressa Cerruti. Intanto è già stata avviata una interlocuzione con tra la direzione sanitaria, la direzione medica e i direttori di struttura».

Un intervento che richiederà un paio di settimane circa e che avrà il vantaggio di preservare la funzionalità del blocco operatorio senza paralizzarne l’attività come avvenuto durante la fase emergenziale, quando l’enorme afflusso dei pazienti covid positivi aveva costretto a sospendere l’attività ordinaria lasciando proseguire solo gli interventi urgenti. 

Inoltre sono previsti ulteriori interventi, legati però in questo caso al Decreto Legge 34, che per Torrette vede l’attivazione di 12 linee progettuali per realizzare 38 posti letto di terapia intensiva nuovi e 40 di semi intensiva.