ANCONA – Ferie e carenza di personale sanitario al centro della protesta della Rsu, Rappresentanza sindacale unitaria degli Ospedali Riuniti di Ancona. Questa mattina, 24 agosto, un presidio costituito da esponenti Rsu, una trentina di lavoratori circa, dipendenti dell’Azienda ospedaliera regionale di Torrette, si è ritrovato davanti al vecchio ingresso del nosocomio per accendere i riflettori su alcune criticità, accentuate dalla pandemia di covid-19. Presenti le sigle sindacali elette nella Rsu, ovvero Cgil, Cisl, Uil, Nursind, Nursing Up, Fials, Fsi e Laisa. Una manifestazione seguita da una assemblea del personale per dibattere degli stessi temi.
A spiegare le ragioni della protesta è Raffaele Miscio, componente della Rsu, il quale punta il dito sull’organizzazione dei ricoveri Covid: se da un lato «è positivo il fatto che i pazienti infetti dal Sars-Cov-2 siano ricoverati nel reparto in base alla patologia prevalente (ad esempio se cardiologica in Cardiologia), «serve più personale per garantire una adeguata assistenza sia ai pazienti covid che ai non covid, ed evitare il rischio di cluster tra il personale e gli stessi pazienti».
La Rsu lamenta che «nonostante alla gran parte del personale siano stati garantiti 15 giorni di ferie estive, c’è ancora del personale che deve terminare le ferie dell’anno 2021, e che chi è rimasto in servizio nel periodo estivo si è dovuto sobbarcare dopo turni, prestazioni aggiuntive ed ha saltato anche i riposi». Non solo ferie e gestione della pandemia al centro della protesta, ma anche la riforma sanitaria, varata dalla Regione ai primi di agosto, che produrrà i suo effetti a partire dal primo gennaio 2023.
«Con la soppressione di Marche Nord da gennaio del prossimo anno l’unica Azienda ospedaliero universitaria delle Marche sarà Torrette – spiega Miscio – un’Azienda Ospedaliero-Universitaria di secondo livello che ha al suo interno specialità uniche come il Centro regionale trapianti, la cardiochirurgia pediatrica, il trauma center e un dea di secondo livello, specialità che vanno valorizzate con nuove assunzioni di personale, per questo abbiamo chiesto un incontro alla Regione, che dovrebbe avvenire il 7 settembre con le segreterie regionali». Infine Miscio evidenzia la necessità di «garantire la stabilizzazione del personale avente i requisiti previsti dalla legge madia e dall’emergenza covid».
Intanto nella giornata di ieri, 23 agosto, la direzione Aziendale di Torrette ha incontrato Rsu e segretari regionali delle rappresentanze sindacali in vista della manifestazione e dell’assemblea del personale di oggi per «fornire ulteriori elementi informativi sulle materie oggetto di manifestazione oltre a quanto già comunicato nelle occasioni precedenti sul tema (22, 29 luglio e 8 agosto 2022)» si legge nella nota stampa diramata dall’Azienda ospedaliera.
«L’incontro si è svolto in un clima costruttivo e di assoluta collaborazione tra le parti che hanno chiarito i punti oggetto di trattazione aziendale; per quelli invece comuni alle altre Aziende Regionali (piano stabilizzazione precari, questione ferie estive e fondi contrattuali) ci si vedrà in data 7 settembre in sede regionale avendo quest’ultima immediatamente colto la sollecitazione di parte sindacale nella trattazione delle questioni sollevate con apposita nota di ieri, 22 agosto 2022».
La manifestazione ha avuto luogo lo stesso «anche per condividere e sensibilizzare i lavoratori (da parte delle OO.SS.) delle tematiche affrontate e delle soluzioni proposte o discusse dalla Direzione» prosegue la nota stampa. Il direttore generale, Michele Caporossi nel ringraziare i rappresentanti sindacali per la disponibilità mostrata anche nel rispondere ad una convocazione fatta con un solo giorno di anticipo, ha dichiarato che «il dialogo ed il confronto sono sempre la necessaria base per un sano e corretto svolgimento del sistema di relazioni sindacali a tutela e garanzia delle prerogative dei lavoratori e dei cittadini che affluiscono alla struttura sanitaria».
Il direttore amministrativo, Antonello Maraldo, aggiunge «l’apparato sindacale degli Ospedali Riuniti si dimostra sempre pronto al confronto costruttivo ed è in grado, pur difendendo le prerogative dei lavoratori, di trovare, comprendere e condividere i percorsi giuridici di applicazione delle norme contrattuali nel rispetto di un sistema di relazioni sindacali tra i più complessi della regione Marche».