ANCONA – Sala Tac in container per valutare le condizioni polmonari dei pazienti positivi al coronavirus e ampliamento dell’area Cov4. È la risposta degli Ospedali Riuniti di Ancona all’aumento esponenziale dei contagi che sta interessando le Marche, dove oggi i positivi hanno sfondato quota mille.
La tac sarà ubicata all’interno di container che saranno piazzati nel parcheggio antistante il Pronto Soccorso dell’ospedale regionale, lo stesso che nella prima fase dell’emergenza sanitaria, esattamente un anno fa, aveva accolto l’ospedale da campo per fronteggiare l’onda d’urto dei positivi che ogni giorno affollavano l’ospedale.
Un quadro, che anche se in condizioni molto diverse da allora, quando il virus era nuovo ai sanitari, si sta per certi versi ripetendo con una nuova crescita degli accessi e dei ricoveri. Nella sola giornata di ieri erano più di una trentina i pazienti positivi al covid nell’area di osservazione breve intensiva in attesa di ricovero.
Nell’ultimo periodo un 30% dei pazienti che arrivano al Pronto Soccorso di Torrette sono positivi al virus, ma accanto a questi c’è un altro 70% di persone che necessita di cure per patologie diverse: se nel marzo scorso (prima fase della pandemia) gli accessi erano tutti positivi al covid, perché con il lockdown e il conseguente blocco agli spostamenti erano venuti meno i traumi che normalmente afferiscono nei Pronto Soccorso, in questa fase l’ospedale regionale deve fronteggiare e districarsi fra entrambe le situazioni.
I container sono arrivati ieri sera alle 21,30 e la tac a 64 strati entrerà in funzione da lunedì pomeriggio 8 marzo. All’interno dei tre container, dotati di aria condizionata e pressione negativa, ci sarà anche un ecografo a supporto dell’attività diagnostica che sarà riservata al momento a tutti i pazienti la cui positività è stata accertata da tampone molecolare. Si tratta dei pazienti positivi che accedono al Pronto Soccorso e ai quali è necessario valutare le condizioni polmonari per verificare se è in atto una polmonite.
La direzione ospedaliera ha affittato macchinario e container per tre mesi, ma non è escluso che successivamente l’impiego possa essere ampliato come raggio di pazienti da sottoporre ad indagine diagnostica, sia nell’arco del tempo.
L’obiettivo è quello di mantenere “pulite” le altre tac presenti all’interno dell’ospedale. All’interno dei container che ospiteranno la tac esterna lavorerà una squadra di tecnici di radiologia (due per turno) e di medici per refertare gli esami. A dirigere il servizio il primario del Dea /Dipartimento di Emergenza Urgenza) Aldo Salvi e il primario della Diagnostica per Immagini Andrea Giovagnoni, presidente della società italiana di radiologia medica e docente dell’Università Politecnica delle Marche.
Oltre a questo, sono partiti i lavori per ampliare con 12 nuovi posti letto l’area Cov4 arrivando così a 50 letti: posti che saranno pronti nei prossimi giorni e ricavati all’interno dell’area di ortopedia, nei locali impiegati per la chirurgia della mano, per la chirurgia estetica e la dermatologia con funzioni di ricovero. Qui presteranno servizio 15 infermieri reperiti dallo stesso personale in servizio nel reparto, mentre 5 nuovi medici saranno assunti a breve.